Salve, devo partecipare ad un concorso ma ho forti dubbi sui titoli ammessi. Riporto estratto del bando
"..che il Comune indice un concorso pubblico, per esami per la copertura di 1 (uno) posto a tempo indeterminato, part-time 18 ore settimanali e appartenente alla categoria “C”: Profilo professionale: Istruttore amministrativo contabile
Contenuto del profilo professionale: requisiti
a) conoscenza: mono specialistiche approfondite, e grado di esperienza pluriennale, con necessità di aggiornamento (grado di scolarità: scuola superiore);
b) mansioni operative: di concetto, con responsabilità di risultati relativi a specifici processi produttivi/amministrativi;
c) grado di difficoltà: media complessità, basata su modelli esterni predefiniti, e significativa ampiezza di soluzioni;"
nei titoli richiede:
"h) possedere il seguente titolo di studio: diploma di ragioniere o perito commerciale o titolo di studio superiore attinente,
Nel caso di titoli di studio equipollenti a quelli indicati nel bando di concorso, sarà cura del candidato dimostrare, già all’atto dell’inoltro della domanda di partecipazione, la suddetta equipollenza mediante chiara indicazione del provvedimento normativo che la sancisce."
Non c'è nessun riferimento normativo, ma in quel "titolo di studio superiore attinente", mancando la "clausola" equipollente, cosa rientra? Quando ho chiesto spiegazioni al telefono mi hanno chiuso la cornetta in faccia..
"titolo di studio superiore attinente" è una chiara allusione alla LAUREA in economia e commercio (secondo me anche giurisprudenza e scienze politiche)
riferimento id:54724
"titolo di studio superiore attinente" è una chiara allusione alla LAUREA in economia e commercio (secondo me anche giurisprudenza e scienze politiche)
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Quindi mi scusi, una laureata (ad esclusione di quella "classica" in economia e commercio) deve porsi il problema se o non rientra nel bando lasciando ampia discrezione al responsabile??
I requisiti non dovrebbero essere ben specifici e privi di discrezionalità??
Quella clausola "attinente" senza una specificazione "analitica" non lascia un potere discrezionale postumo? Che poi essendo "amministrativo-contabile" rientrerebbero non solo quelle economiche, ma anche quelle giurisprudenziali, o pecco di errore?
A me pare assurdo!!
Se cerchi certezza nel diritto amministrativo .... hai sbagliato strada.
Il diritto amministrativo è RICCO di riferimenti e formule ampie da interpretare nel contesto ... quella descritta è utilizzata frequentissimamente nei bandi.
Vedi questa carrellata: https://www.google.com/search?q=%22titolo+di+studio+superiore+attinente%22&oq=%22titolo+di+studio+superiore+attinente%22&aqs=chrome.0.69i59l3j0.1671j0j7&sourceid=chrome&ie=UTF-8