Buongiorno, è sempre necessaria la scia per la somministrazione di alimenti e bevande in circoli privati?
Un referente ACSI riferisce che non è necessaria la scia in ogni sede poichè l'ACSI è riconosciuta a livello nazionale dal Ministero (Decreto del Ministero degli Interni n°559/C, 5730/12000 A (84) del 27/12/1985 ) e pertanto può essa stessa "autorizzare" di per sé gli esercizi di somministrazione ad essa affiliati.
Cosa ne pensate?
Grazie
Non mi risulta.
Il DPR 235/2001 "Regolamento recante semplificazione del procedimento per il rilascio dell'autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande da parte di circoli privati" infatti all'art. 2 prevede per i circoli aderenti ad enti o organizzazioni nazionali aventi finalità' assistenziali che intendono svolgere l'attività di somministrazione a favore dei rispettivi associati presso la sede ove sono svolte le attività istituzionali, [u]presentano al Comune, nel cui territorio si esercita l'attività[/u], la SCIA.
Se fosse vero quanto affermato la norma avrebbe dovuto prevedere "in uno dei comuni".
Inoltre nella SCIA, sempre secondo il decreto, (art. 2 c. 2 lettera c) deve essere indicata l'ubicazione e la superficie dei locali adibiti alla somministrazione, il che non avrebbe senso se fosse valida per tutte le sedi.
Infine non mi risulta che un'associazione, per quanto riconosciuta, possa sostituirsi ad una PA nel ricevere una SCIA...