Alla luce dell’articolo 181 del D.L. 34/2020 prevediamo un’ingente quantità di pratiche di occupazione temporanea di suolo pubblico da parte si esercizi di somministrazione ma anche da parte di esercizi di vicinato.
Ci poniamo il problema, oltre che di concedere il suolo pubblico nella forma semplificata prevista dalla legge degli altri adempimenti amministrativi necessari per ampliamento della superficie di somministrazione e di vendita ed eventuale notifica 852/2004 che presupponiamo che rimangono dovuti (la semplificazione riguarda solo l’occupazione?).
Esercizi di vicinato: facciamo presentare pratica ampliamento superficie di vendita solo se la parte scoperta supera il 20% della superficie di vendita. Giusto?
Esercizi di somministrazione:
il decreto Madia richiede sempre la pratica di ampliamento di superficie per occupazione suolo pubblico
L’art. 50 della L.R. Toscana 62/2018 comma 4 recita che “ non costituisce ampliamento di superficie di somministrazione l’utilizzo di un’area privata all’aperto o di un’area pubblica data in concessione, attigue all’esercizio di somministrazione e attrezzate con tavole e sedie………….
Quindi nello specifico come ci comportiamo?
Solo tavole e sedie non si richiede la pratica?
se è una “Struttura fissa” pedana, gazebo si richiede la pratica?
La notifica 852/2004 per ampliamento superficie di vendita e/o somministrazione non si chiedeva più alla luce delle precedenti semplificazioni. Giusto?
Grazie
La norma è derogatoria in senso lato, fiscale e sanitario (anche paesaggistico).
La deroga completa riguarda solo gli esercizi di somministrazione ma niente vieta che sia estesa (non per esonero cosap) agli altri esercizi.
A mio avviso NON è mai dovuta la notifica sanitaria (che riguarda solo la variazione di attività).
Il limite del 20% non rileva ... si possono introdurre limiti più ampi, più ristretti o operare senza limiti.