Salve,
vivo in Toscana, ad Arezzo.
Sono l'unico proprietario di una casa dove sono presenti 4 appartamenti indipendenti.
Io vivo in uno di questi, avendoci residenza e domicilio. Accanto a me, in un altro appartamento ci vive mio figlio residente e domicialiato nello stesso immobile.
A piano terra sono presenti due appartamenti che ho completato da poco, completandoli sotto tutti gli aspetti e avendo fatto per gli stessi anche i documenti di abitabilità.
La casa in cui vivo ha un'unica entrata e unico numero civico al quale vengono rimandati ovviamente tutti gli appartamenti. Non ci sono distinzioni di numero civico per i quattro appartamenti.
Leggendo la legge regionale per l'apertura di un'attività di "affittacamere NON professionale" ho trovato come requisito per esercitarla la definizione: "proprietario che vive nella casa ove ha la propria residenza e domicilio" Tecnicamente, io rientrarei in questa definizione per poter utilizzare gli appartamenti sotto di me come "affittacamere NON professionale", ma vorrei capire se posso avvalermi di questi cavilli tecnici per apire un'attività NON professionale oppure ci sono poi ulteriori aspetti limitanti da prendere in considerazione (esempio: gli appartamenti sono SI' tutti allo stesso numero civico nella stessa casa, ma sono indipendenti, non comunicanti, sono unità immobiliari a se, e quindi questo può alterare all'atto pratico l'interpretazione della legge in oggetto che regola questo tipo di esercizi. Vorrei avere informazioni più dettagliate a riguardo per capire se c'è la possibilità di sviluppare un'attività NON professionale oppure NO. Grazie.
Per quanto la legge regionale poteva essere scritta in modo più preciso (l’incertezza normativa è una costante del nostro Paese), l’interpretazione prevalente vuole che il termine “casa” sia usato per indicare l’unità immobiliare dove il gestore ha la residenza e il domicilio: i turisti dormono in altre stanze dello stesso appartamento dove vive/dorme il gestore.
Per "casa", in genere, si intende "abitazione"
Nel senso che dici tu, la LR usa la parola “edificio”, vedi la specificazione sulla forma imprenditoriale.
Puoi vedere anche il primo comma dell'art. 55 della LR: l'affittacamenre è svolto, comunque, in una sola "unità immobiliare": se è una sola, allora, nel caso della forma non imprenditoriale, questa deve comprendere sia la residenza del gestore che l'ospitalità dei turisti.
Detto questo, restano delle incertezze interpretative. Il comune di Arezzo potrebbe anche sposare la tua interpretazione ma ne dubito.
Per evitare i problemi potresti prendere in considerazione la possibilità della locazione turistica
Salve sig. Maccantelli, grazie veramente per la sua veloce e completa risposta.
Ha centrato assolutamente l'argomento.
Ha capito subito quello che era il mio dubbio ed il mio problema e la sua risposta è stata chiarissima e, ahimè, era un pò anche quello che mi aspettavo, per quanto mi duole trovarmi in una situazione in cui con 2 appartamenti (4/6 posti letto) nello stesso edificio di residenza e domicilio non sono nella condizione di creare una "struttura ricettiva non professionale" che sarebbe oggettivamente il massimo che posso permettermi per provare a far "tornare i conti", senza usare le metodologie di affitto tradizionale a lungo termine. Questo perchè ,sicuramente, un'attività [b]imprenditoriale[/b] con 4/6 posti letto è,secondo me, fallimentare in partenza: un pò perche' le spese di gestione sono enormi (p.iva - commercialista - tasse sulla locazione - spese di acqua-luce e gas e quantaltro), un pò per il periodo storico attuale che, post-coronavirus, lascia molti dubbi sulle consenguenze nel settore turistico, un pò perchè Arezzo non è Firenze, Venezia o Roma e non lo sarà mai, per cui l'indotto turistico non permette, probabilmente, di essere sempre "a pieno regime", un pò ovviamente perchè con 4/6 posti letto, anche nella condizione migliore non generi fatturati tali creare profitti interessanti e continuativi. Analizzando in maniera superficiale l'opzione relativa alle "locazioni turistiche" (LT) mi sembra di capire che sono più adatte ad area marittime o di montagna, dove 7/15/21 giorni o più di affitto, sono un classico delle stagioni turistiche e dove quindi, visti anche i prezzi in aree di grande interesse turistico, valgono la candela per i locatori che anche in pochi mesi riescono a fatturare piu di altri in un anno solare. Per quanto riguarda la mia situazione, vedo Arezzo come una città da "weekend" o al massimo "weekend lungo", si parlerebbe di pernottamenti di 2 /3 o massimo 4 notti, ma anche una notte sola... Mi chiedevo quindi se l'opzione LT in questo caso potesse avere un senso, anche perche' mi sembra di capire che a monte, per le LT ci sia una specie di "contratto breve" tra le parti che è totalmente inapplicabile in soggiorni troppo corti. E' paradossale che non ci sia la possibilità, per uno come me, di poter usufruire dei propri spazi ahimè limitati ma non per questo meno utili, in modo non professionale, dal momento che possono anche non generare alcun introito, senza dover per forza aprire un impresa che d'altro canto comporta oggettivamente grandi spese e grandi rischi. Se ci fosse qualche suggerimento per un compromesso non professionale, non imprenditoriale, sono aperto ad affrontarla anche personalmente. Grazie comunque per la disponibilità, velocità e professionalità dimostrata nei miei confronti. Pierluigi