Inviamo il seguente quesito al dr. Chiarelli, posto allo scrivente Comune del Veneto:
"Un ambulante itinerante abilitato alla somministrazione di alimenti e bevande (food truck), che in questo periodo non partecipa a fiere e sagre (in quanto non organizzabili), può installare il proprio mezzo nel cortile di casa, attrezzare l'area (privata) con panche e sedie e somministrare al pubblico alimenti e bevande? In sostanza, in forza del titolo posseduto (autorizzazione itinerante) può esercitare a casa propria? " Ringraziamo in anticipo del parere del dr. Chiarelli, esperto in materia.
Direi di no. Parto con il dire che se manca l'area pubblica, allora non è "commercio su area pubblica". Il titolo posseduto dal commerciante non, quindi, idoneo, all'esercizio dell'attività prospettata. Possiamo poi discutere di che cosa si tratti ma, sicuramente, non è commercio su AAPP.
Parola più parola meno in base alle norme regionali, per commercio su aree pubbliche, si intendono le attività di vendita al dettaglio e di somministrazione effettuate sulle aree pubbliche, comprese quelle del demanio marittimo o su aree private [b]delle quali il comune abbia la disponibilità[/b];
per aree pubbliche, si inendono le strade, le piazze, i canali, comprese quelle di proprietà privata [b]gravate da servitù di pubblico passaggio e ogni altra area di qualunque natura destinata ad uso pubblico[/b];
A parere di chi scrive, l’elemento di base per definire il commercio su AAPP è la disponibilità giuridica dell’area da parte di un soggetto pubblico, area in cui si recono i commercianti. In quell’area il comune deve poter applicare le norme e il regolamento sulla gestione del suolo ai fini commerciali con le dovute garanzie di imparzialità. In altre parole, i commercianti non devono poter vantare diritti reali (o comunque un possesso esclusivo) ma devono soggiacere alle regole di accesso basate sull’imparzialità e l’evidenza pubblica.
Nel caso di specie, l'esercente va a costituire un esercizio in sede fissa, ancorché temporaneo. Potrebbe anche abilitarsi come tale ma manca la destinazione d'uso compatibile. Tutti lo potrebbero fare ma è chiaro che la destinazione d'uso residenziale non è compatibile con l'esercizio commerciale.
Si veda il TAR Napoli n. 3622/2012 relativamente all’esercizio su aree private. Il Comune ha legittimamente sanzionato un operatore itinerante che esercitando stabilmente su area privata aveva dato vita, nei fatti, ad un esercizio di vendita/somministrazione in sede fissa.
Egr. dr. Maccantelli La ringraziamo molto della dettagliata risposta.
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