Un esercente somministrazione alimenti e bevande ci richiede la possibilità di utilizzare parte del sagrato della parrocchia per piazzare dei tavolini all’esterno dell’attività, confortato dal benestare del parroco locale.
La piazza risulta dalla parte opposta della strada, quindi con soluzione di continuità all’esercizio.
In tale ipotesi , visto che trattasi di area privata (sebbene di pubblico passaggio), è corretto affermare che nulla deve il titolare in relazione ai diritti di suolo pubblico oppure si configurerebbe un ampliamento dell’attività con il conseguente rilascio del titolo abilitativo?
Grazie a chi vorrà darmi utili delucidazioni.
Un esercente somministrazione alimenti e bevande ci richiede la possibilità di utilizzare parte del sagrato della parrocchia per piazzare dei tavolini all’esterno dell’attività, confortato dal benestare del parroco locale.
La piazza risulta dalla parte opposta della strada, quindi con soluzione di continuità all’esercizio.
In tale ipotesi , visto che trattasi di area privata (sebbene di pubblico passaggio), è corretto affermare che nulla deve il titolare in relazione ai diritti di suolo pubblico oppure si configurerebbe un ampliamento dell’attività con il conseguente rilascio del titolo abilitativo?
Grazie a chi vorrà darmi utili delucidazioni.
[/quote]
NON è corretto.
Se l'area è di pubblico passaggio è soggetta a concessione del Comune e riscossione del canone.