Buongiorno,
i fatti sono i seguenti: il 15 aprile 2020 nella provincia di Padova sono uscita in macchina per motivi che per me erano di urgenza, per recarmi in un Comune adiacente. La Guardia di Finanza mi ha fermata e, non ritenendo valide le mie motivazioni, mi ha elevato un verbale su cui è indicato “Verbale di accertamento e contestazione violazione amministrativa – D.L. 25 marzo 2020, n. 19”. L'importo della sanzione è di 373 euro (pagando entro 30 giorni).
Vorrei presentare un ricorso, ma vorrei anche evitare di rischiare ulteriori rilevanti aggravi di spesa, possibili sia in caso di decisione avversa (e conseguente raddoppio dell'importo se ricorro davanti al Prefetto), sia per le spese stesse del ricorso se devo farmi assistere da un avvocato.
Pertanto chiedo cortesemente dei chiarimenti su due aspetti:
- posso presentare il ricorso al Giudice di Pace anziché al Prefetto, nonostante la multa sia stata elevata dalla Guardia di Finanza e sul verbale sia indicato come modalità di ricorso solo quella al Prefetto? (In caso affermativo, si potrebbe anche contestare il fatto che sul verbale doveva essere indicato tra le modalità di ricorso anche quella presso il Giudice di Pace?)
- Nel caso ciò fosse possibile e volessi ricorrere davanti al Giudice di Pace, posso presentare io l'opposizione, senza alcun intervento da parte di un avvocato?
Grazie mille.
1) non serve avvocato nè va presentato ricorso in quanto il verbale non è impugnabile
2) si presentano scritti difensivi al Prefetto
3) in caso di ordinanza ingiunzione la sanzione varia da 400 (minimo) a 3000
1) non serve avvocato nè va presentato ricorso in quanto il verbale non è impugnabile
2) si presentano scritti difensivi al Prefetto
3) in caso di ordinanza ingiunzione la sanzione varia da 400 (minimo) a 3000
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Ringrazio molto per la risposta
Buona giornata