Buongiorno, è stato posto questo quesito:
una impresa che gestisce un'attività già esistente di bar vuole installare nello spazio antistante, di natura privata - attualmente utilizzato a parcheggio, un parco divertimenti con tavolini, una struttura mobile di dimensioni ampie e dei giochi (es. gonfiabili o simili).
A parte sentire l'ufficio tecnico se è compatibile a livello edilizio, quali sono gli adempimenti per potere svolgere questa attività?
grazie mille
Buongiorno, è stato posto questo quesito:
una impresa che gestisce un'attività già esistente di bar vuole installare nello spazio antistante, di natura privata - attualmente utilizzato a parcheggio, un parco divertimenti con tavolini, una struttura mobile di dimensioni ampie e dei giochi (es. gonfiabili o simili).
A parte sentire l'ufficio tecnico se è compatibile a livello edilizio, quali sono gli adempimenti per potere svolgere questa attività?
grazie mille
[/quote]
SCIA art. 69 tulps con codice identificativo attrazioni aggiornato
Qualche giorno fa ho risposto ad un post che, per certi versi, potrebbe dare qualche spunto anche nel tuo caso, vedi qua: http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=53491.0
Dal lato puramente amministrativo/abilitativo puoi trovare le interpretazioni più disparate. La versione ortodossa /ministeriale vuole che il soggetto, in quanto imprenditore, si debba dotare della licenza ex art. 69 TULPS perché offre un servizio di trattenimento se non, addirittura, di una licenza ex art. 68 e 80 TULPS per parco trattenimento inteso nel suo complesso. Per come la vedo io, se l'attività è minima, gratuita e meramente accessoria manca il presupposto per l'applicazione dell'art. 68/69 TULPS. Semmai è da vedere quale siano le eventuali procedure per garantire la sicurezza. L'art. 69 è una licenza (o SCIA) che abilità il soggetto all'attività imprenditoriale di trattenimento i cui contenuti, essenzialmente, sono quelli di valutare l'idoneità morale.
Diciamo che se davanti ad un ristorante /bar c'è uno scivolo, una giostrina o simili ad uso gratuito, io non applicherei nessuna procedura, li tratterei al pari delle altalene, giostrine ecc. installate nei giardini pubblici: hai fatto qualche licenza TULPS a nome del Comune? Nemmeno andrei ad indagare troppo da un punto di vista edilizio/urbanistico, vedi art. 136, comma 1, lett. h) della LR 65/2014.
Certo è che se il soggetto organizza un qualcosa che per modalità e dimensioni assume una importanza propria che trascende la mera accessorietà, allora, la versione ortodossa ministeriale potrebbe diventare via via più azzeccata al crescere della rilevanza delle strutture.
Una svolta interpretativa potrebbero essere i gonfiabili. Essendo attrazioni sulle quali si applica sicuramente il DM 18/05/2007, se li gestisce direttamente il gestore dell'esercizio i, questi devono essere volturali a suo nome secondo le procedure dello stesso DM 18/05/2007 e questo porterebbe, alla fine, alla necessità di un 69 TULPS (che potrebbere essere una SCIA) per gestire la cosa e interfacciarsi con il comune volturante. Eviterei di applicare l'art. 80 TULPS a meno che non sia una vera e propria area recintata con ingresso dedicata al trattenimento ma, anche qui, la discrezionalità amministrativa è larga.