L’art. 141-bis del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S. 18 giugno 1931, n. 773, stabilisce la composizione della Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, elencando nel dettaglio le diverse figure, tra le quali il “Comandante del Corpo di Polizia Municipale, o suo delegato”.
Al riguardo si chiede se l’individuazione che la norma di legge stabilisce in riferimento alle qualifiche dei componenti sia da interpretare in modo vincolante, in particolare per quanto riguarda la figura del Comandante della Polizia Municipale.
La necessità del predetto chiarimento deriva dal fatto che nei Comuni di piccole dimensioni, con due o tre addetti della polizia municipale, non può essere istituito il “Corpo” in quanto, affinché ciò sia possibile, è necessaria la presenza di almeno sette addetti, secondo quanto stabilito dalla Legge quadro sull'ordinamento della Polizia Municipale (Legge 7 marzo 1986 n. 65), conseguentemente non può essere nominato il Comandante.
Si ritiene che qualifica indicata per le figure dei componenti debba essere fatta in modo rigoroso, in quanto se lasciata alla libera interpretazione si potrebbe facilmente snaturare la composizione di un organismo tecnico che il legislatore ha previsto in tal modo per assicurare anche il possesso di determinate qualità tecniche.
In sostanza, per quanto riguarda in particolare l’oggetto del quesito, si ritiene che un semplice agente della polizia municipale, privo del suddetto titolo, qualora NON nominato da alcun comandante come proprio delegato, non possa essere incluso tra i suddetti componenti. In ogni caso chiediamo un Vostro competente parere in merito.
Cordiali saluti
L’art. 141-bis del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S. 18 giugno 1931, n. 773, stabilisce la composizione della Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, elencando nel dettaglio le diverse figure, tra le quali il “Comandante del Corpo di Polizia Municipale, o suo delegato”.
Al riguardo si chiede se l’individuazione che la norma di legge stabilisce in riferimento alle qualifiche dei componenti sia da interpretare in modo vincolante, in particolare per quanto riguarda la figura del Comandante della Polizia Municipale.
La necessità del predetto chiarimento deriva dal fatto che nei Comuni di piccole dimensioni, con due o tre addetti della polizia municipale, non può essere istituito il “Corpo” in quanto, affinché ciò sia possibile, è necessaria la presenza di almeno sette addetti, secondo quanto stabilito dalla Legge quadro sull'ordinamento della Polizia Municipale (Legge 7 marzo 1986 n. 65), conseguentemente non può essere nominato il Comandante.
Si ritiene che qualifica indicata per le figure dei componenti debba essere fatta in modo rigoroso, in quanto se lasciata alla libera interpretazione si potrebbe facilmente snaturare la composizione di un organismo tecnico che il legislatore ha previsto in tal modo per assicurare anche il possesso di determinate qualità tecniche.
In sostanza, per quanto riguarda in particolare l’oggetto del quesito, si ritiene che un semplice agente della polizia municipale, privo del suddetto titolo, qualora NON nominato da alcun comandante come proprio delegato, non possa essere incluso tra i suddetti componenti. In ogni caso chiediamo un Vostro competente parere in merito.
Cordiali saluti
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Una via di mezzo nel senso che LADDOVE istituito il Comando (in forma singola o associata) deve necessariamente essere il Comandante il membro effettivo (salvo delega).
Laddove il Comando non possa essere istituito è il RESPONSABILE a cui afferisce la POLIZIA LOCALE (se individuato espressamente quale servizio autonomo) o in mancanza sarà il SINDACO (coordinatore delle funzioni) a delegare il dipendente (anche agente).
Una diversa interpretazione porterebbe a escludere la presenza di tale componente negli enti privi di Comando snaturando ancor di più la Commissione.
Alcuni spunti
https://www.passiamo.it/quesito-composizione-commissione-comunale-vigilanza-locali-pubblico-spettacolo/