Ciao,
un'azienda agricola e agrituristica vorrebbe vendere tabacchi in attiv. di somministrazione agrituristica o anche in esercizio commerciale in sede fissa (hanno una vecchia licenza).
A mio avviso si prospetta (a parte l'installazione di un rivenditore automatico) l'ipotesi di richiedere il c.d. patentino ai sensi DM 38_2013, ricorrendone i requisiti (richiesta ai Monopoli con perizia, giusto?).
Ai sensi art. 7 c. 2 del DM 38 può essere autorizzata una rivendita con patentino congiuntamente all'attività agrituristica invece che all'attività commerciale (sono in edifici diversi)?
L'ipotesi di vendita di soli sigari toscani in ambito agrituristico - prospettata dall'azienda - anche nel caso fosse possibile, secondo me presuppone comunque una licenza o patentino per i generi di monopolio.
Mi date un vostro parere? grazie
I tabacchi lavorati pronti al consumo (prodotto da fumo) abbisognano sempre di abilitazione dei monopoli. La raccolta e la vendita del tabacco inteso come pianta verde direi che è attività agricola senza scomodare i Monopoli.
Per il resto direi che il soggetto può chiedere all’Ag. DDMM sia il patentino sia la rivendita ordinaria (se ne ricorrono i requisiti). Nel caso del patentino, bisogna vedere se l’Ag. DDMM, quando esamina la perizia giurata, può equiparare o meno l’attività agrituristica a quella alberghiera. Non sono al corrente di precedenti. Se per la Ag. DDMM è ok allora, da un punto di vista amministrativo, il soggetto è a posto. Meno a posto, secondo me, è da un punto di vista fiscale: la vendita di tabacchi non è dà reddito agricolo. L’agricoltore avvierà un ramo d’azienda commerciale. Magari potrebbe avviare l’attività un terzo che dispone degli spazzi presso l’agriturismo. Chi ottiene la licenza di vendita tabacchi ha l'oibbligo della gestione personale, quindi se avvia l'attività l'agricoltore, questo non può farla gestire da terzi.