Data: 2019-12-04 10:30:25

DIRITTO DI SUPERIFICE COMUNALE E APERTURA BAR NON AUTORIZZATA

Egregio dottore situazione particolare.
La società di costruzione X, qualche anno fa, ha sottoscritto atto di concessione del diritto di superfice (ai sensi dell'art. 35 l.n. 865/71) del suolo (di proprietà comunale) per la realizzazione, a cura e spese della societò X, di un edificio commerciale.
la medesima convenzione statuisce che l'edifico costruito:
1. è a destinazione commerciale per la vendita dei prodotti di cui alle tabelle contingentate della legge 426/71 (almentari, macelleria, abbigliamento etc);
2. potrà essere ceduto o dato in locazione previa autorizzazione dell'amministrazione Comunale, dal Concessionario a terzi.
Ora è arrivata una SCIA per l'apertura, in quel locale di un pubblico esercizio. Da verifica effettuata è emerso che il concessionario ha ceduto a terzi (in affitto) l'immobile senza autorizzazione dell'Amministrazione Comunale (così come previsto dalla Convenzione).
Il problema delle tabelle sicuramente non sussite più ed in teoria tale locale con destinazione "commerciale" penso che sia idoneo per l'apertura di un P.E.
Oggi è stato notificato, comunque, provvedimento di divieto di prosecuzione dell'attività e rimozione degli eventuali effetti dannosi.
Ora i miei dubbi sono i seguenti:
1. Considerato che il Bar ha funzionato per qualche giorno devo procedere a sanzionare oppure il fatto che avevano presentato la SCIA "li salva"?

riferimento id:52619

Data: 2019-12-06 06:49:34

Re:DIRITTO DI SUPERIFICE COMUNALE E APERTURA BAR NON AUTORIZZATA


Egregio dottore situazione particolare.
La società di costruzione X, qualche anno fa, ha sottoscritto atto di concessione del diritto di superfice (ai sensi dell'art. 35 l.n. 865/71) del suolo (di proprietà comunale) per la realizzazione, a cura e spese della societò X, di un edificio commerciale.
la medesima convenzione statuisce che l'edifico costruito:
1. è a destinazione commerciale per la vendita dei prodotti di cui alle tabelle contingentate della legge 426/71 (almentari, macelleria, abbigliamento etc);
2. potrà essere ceduto o dato in locazione previa autorizzazione dell'amministrazione Comunale, dal Concessionario a terzi.
Ora è arrivata una SCIA per l'apertura, in quel locale di un pubblico esercizio. Da verifica effettuata è emerso che il concessionario ha ceduto a terzi (in affitto) l'immobile senza autorizzazione dell'Amministrazione Comunale (così come previsto dalla Convenzione).
Il problema delle tabelle sicuramente non sussite più ed in teoria tale locale con destinazione "commerciale" penso che sia idoneo per l'apertura di un P.E.
Oggi è stato notificato, comunque, provvedimento di divieto di prosecuzione dell'attività e rimozione degli eventuali effetti dannosi.
Ora i miei dubbi sono i seguenti:
1. Considerato che il Bar ha funzionato per qualche giorno devo procedere a sanzionare oppure il fatto che avevano presentato la SCIA "li salva"?
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FERMA TUTTO:
1) un conto è la convenzione (SICURAMENTE VIOLATA. La liberalizzazione delle tabelle non opera. Il Comune come proprietario può decidere di ampliare e consentire anche bar e altre attività ... ma deve cambiare la covnezione)
2) un conto è l'esercente che in buona fede fa la scia ed ha i requisiti.

Il BAR può continuare e la scia è valida.
COMUNE quale proprietario (non come Pubblica Autorità) deve contestare al concessionario la violazione della convenzione, applciare se del caso le penali, chiedere danni e semmai RECEDERE se ritiene grave la violazione ... oppure concordare la modifica (e farsi pagare!!!!!!!!!!!)

riferimento id:52619
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