Buonasera,
avrei bisogno di alcune delucidazioni.
Per quanto riguarda il commercio su aree pubbliche in forma itinerante, ai sensi della L.R.T. 62/2018 art. 38, l'esercizio dell'attività è soggetta a SCIA da presentare al SUAP competente per il territorio nel quale si intende avviare l'attività e la stessa abilita anche all'esercizio dell'attività nei posteggi occasionalmente liberi dei mercati e fuori mercati. Ciò è da intendersi sul territorio nazionale come già era previsto? Quindi il venditore ambulante che ha presentato SCIA in un altro comune può presentarsi alla spunta nei mercati del Comune di Bibbona?
Altro quesito: l'art. 32 intende per commercio su aree pubbliche anche le vendite su demanio marittimo. Ad oggi nel mio Comune è stata rilasciata un'ulteriore autorizzazione (aggiuntiva alla presentazione della SCIA) al commercio su demanio marittimo che tiene conto anche delle disposizioni contenute in apposito regolamento comunale. E' da considerarsi corretto ai sensi della normativa vigente?
Grazie
Secondo me, tale principio è giusto, ma vale soltanto sul territorio della Regione Toscana (semmai, a vataggio di commercianti autorizzati in altre Regioni) e non sul territorio nazionale: nelle altre Regioni, va verificato cosa prevede la legge di riferimento, se ed in quanto vigente.
Quanto al commercio itinerante su area demaniale marittima, lo stesso può essere svolto dal commerciante itinerante che abbia ottenuto ulteriore autorizzazione, da parte del Comune, nella sua funzione delegata. Nel mio Comune, ad esempio, il regolamento comunale sull'uso degli arenili, vieta il commercio itinerante dei generi NON ALIMENTARI; per i generi ALIMENTARI, il commercio può essere autorizzato a determinate condizioni. Più che sull'obbligo di ottenere la previa "autorizzazione demaniale", mi domanderei quali sono le condizioni che ammettono la possibilità, per il Comune, di vietare il commercio itinerante su area demaniale marittima.