Data: 2019-11-13 10:02:04

Toscana - vendita vin brulè in gelateria / esercizio commerciale

Un'attività di gelateria e produzione prodotti dolciari, con annessa vendita sia per produzione propria che di altri prodotti (ha presentato a suo tempo la SCIA per esercizio di vicinato - settore alimentare) vorrebbe vendere vin brulè, sia con metodo "bag in box" per l'asporto, sia per il consumo diretto, tramite apposito erogatore  - l'esercente metterebbe a disposizione del cliente il bicchiere.

Questa seconda modalità (vendita per consumo sul posto) può essere possibile nei limiti della c.d. somministrazione non assistita, trattandosi - tra l'altro - di consumo diretto di alcolici?

Grazie
Lorenzo

riferimento id:52389

Data: 2019-11-13 16:39:58

Re:Toscana - vendita vin brulè in gelateria / esercizio commerciale

A parere mio sì, soprattutto dopo le ultime sentenze del Consiglio di Stato e del TAR Toscana. Il TAR Toscana affronta la questione della cioccolata in tazza e la reputa compatibile. In effetti, non si comprendeva come mai i cibi solidi potevano essere spsorzionati e somministrati in mono non assistito (vedi il classico panino e tagliere di affettai) mentre i cibi liquidi no.

Il Consiglio di Stato tocca varie questioni mettendo in luce che la norma di riferimento (del 2006) non detti nessuna restrizione specifica all’infuori dell’assenza del servizio. Vedi qua: http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=51026
Resta inteso che occorre rispettare la complessa normativa sugli alcolici con i limiti di orario e il divieto di vendita e/o somministrazioni ai minori.

Vedi qua:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=51766.0
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=31067.msg58423#msg58423

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