Buona sera,
Tizio è titolare di un'attività agrituristica e vorrebbe togliere due appartementi, oggi adibiti ad agriturismo, per trasformarli in civile abitazione.
Sempre Tizio è anche proprietario di altri due appartamenti, però in un altro comune rispetto a dove ha l'azienda e l'attività agrituristica principale.
Pertanto vorrebe recuperare i posti persi con la prima modifica, ed adibire i due appartamenti (anche se in altro comune), per destinarli ad agriturismo.
Questo è possibile?
Se si, quali adempimenti deve fare?
Grazie.
Luciano.
Buona sera,
Tizio è titolare di un'attività agrituristica e vorrebbe togliere due appartementi, oggi adibiti ad agriturismo, per trasformarli in civile abitazione.
Sempre Tizio è anche proprietario di altri due appartamenti, però in un altro comune rispetto a dove ha l'azienda e l'attività agrituristica principale.
Pertanto vorrebe recuperare i posti persi con la prima modifica, ed adibire i due appartamenti (anche se in altro comune), per destinarli ad agriturismo.
Questo è possibile?
Se si, quali adempimenti deve fare?
Grazie.
Luciano.
[/quote]
Occorre rifare il PIANO ... nell'ambito del piano potrà proporre questa soluzione e potrà essere valutata.
Impossibile dirlo in anticipo
Se afferente tutto alla stessa UTE allora si tratta del solito agriturismo, questo a presindere da quanto comuni siano interessati. E' l'imprenditore che dichiara quale sia la sua UTE. Se le strutture edilizie sono edifici rurali facenti parti dell'azienda non vedo problemi a priori.
La legge dispone:
[i]Qualsiasi variazione intervenuta in merito ai requisiti in base ai quali l’attività è stata avviata è comunicata all’ARTEA entro trenta giorni dal suo verificarsi tramite l’aggiornamento del proprio fascicolo aziendale, con eventuale successiva variazione della SCIA[/i]
Anche se i posti letto non variassero, occorre una nuova DUA e nuova SCIA che contempli la situazione modificata