Gentilissimi; parliamo della fiera di Santa Lucia che dura due giorni in cui non è stata mai rilasciata concessione decennale ma solo autorizzazioni annuali all'occupazione di suolo pubblico.
Un ambulante "A", presenta richiesta di partecipazione su uno specifico posteggio a seguito di certificazione notarile di cessione e trasferimento dell'attività di commercio su aree pubbliche esercitata nella fiera di Santa Lucia con i beni mobili allo stesso correlati.
L'attività oggetto del ramo d'azienda ceduto è esercitata dall'ambulante "B" su tutto il territorio nazionale in forza dell'autorizzazione n°..., rilasciata dal Comune di residenza.
L'ambulante "A" allega alla domanda la sua autorizzazione n°..., rilasciata dal Comune dove risiede, chiede di partecipare alla fiera sul posteggio assegnato negli anni precedenti a "B" grazie all'atto notarile di cessione del ramo d'azienda da "B" ad "A" riferito solo alla fiera di Santa Lucia.
Secondo il mio parere, la domanda non può essere accolta in questi termini, anche perchè sentito "A" si rifiuta di fare una comunicazione di subingresso al Comune che ha rilasciato l'autorizzazione a "B" per comunicare il subingresso e farsi annotare sull'autorizzazione il subingresso (ha sentito il Comune e gli hanno anticipato che non gli accolgono la domanda).
Anche perchè le presenze sulla fiera sono state collegate all'autorizzazione di "B" e senza subingresso sul titolo autorizzatorio da parte di "A" rimangono collegate a "B" ed alla sua autorizzazione.
Con l'atto di subentro solo su una fiera (senza concessione) senza comunicazione al Comune che ha rilasciato l'autorizzazione ritengo che non si abbia titolo a subentrare sulle presenze pregresse, le presenze sono collegate sul titolo autorizzatorio di "B", se si presenza "A" dovrei continuare a segnarle sull'autorizzazione di "B".
Il nominativo di "A" è presente solo sulla sua autorizzazione e non compare niente sull'autorizzazione di "B".
A questo punto manderei una pec ad "A" comunicando che la sua richiesta non può essere accolta e che la sua domanda sarà inserita in graduatoria di spunta non avendo presenze sull'autorizzazione presentata da "A".
Siete d'accordo o mi sbaglio in qualche passaggio?, ovvero avete altre soluzioni in merito?.
Grazie come sempre per la Vostra gentile risposta. :)
Ti do il mio punto di vista ma mi rendo conto che sulla questione che poni i problemi interpretativi sono molteplici
Hai descritto una situazione limite che a volte può accadere. A parere mio la posizione di A è legittima, il problema sono solo le complicatezze burocratiche. Il fatto è che qualsiasi impresa può vendere un ramo d’azienda. Se fosse commercio in sede fissa non avresti battuto ciglio. Tutt’al più si potrebbe ritenere che la posizione di B relativamente alla fiera NON è un ramo d’azienda perché è priva di contenuto (non c’è una concessione in atto da traslare ad altro soggetto). Se fai questo, però, implicitamente, ammetti che l’atto notarile è privo di valore, è un atto nullo. Per contro, se il notaio non sbaglia, vuol dire che è stato giusto riconoscere l’esistenza del ramo d’azienda che poi è stato regolarmente venduto da B ad A. Quindi se il notaio è nel giusto allora i problemi sono solo amministrativi e il privato non può subire un danno solo perché la PA non sa come procedere o come organizzarsi.
Quindi, delle due l’una: o dichiari che non ci può essere un ramo d’azienda che può essere oggetto di compravendita, o accetti il fatto che A è subentrato nella posizione di B.
In altre regioni basterebbe una comunicazione di subingresso con annessa certificazione notarile. Nella tua Regione (sarebbe comunque applicabile la SCIA ex art. 19 della legge 241/90) puoi sempre valutare l’autorizzazione ex novo di A che, “in pacia” si porta dietro le posizioni giuridiche acquisite da B. Alla finem il comune che gestisce la fiera tiene conto della graduatoria di anzianità e non può sbagliare: se si ripresenta B non averebbe più posizioni di vantaggio.