Data: 2019-10-27 12:27:04

Signora dà cibo a gatti randagi

Buongiorno,

una signora mette su area pubblica del cibo ai gatti randagi.

Si tratta di cibo secco, che non sporca, che regolarmente la signora ritira la sera.

Il Comune può vietare di farlo?


Grazie.

https://www.studiocataldi.it/articoli/32013-cani-e-gatti-randagi-e-lecito-dar-loro-da-mangiare.asp

Prendendo le mosse proprio dalle legge n. 281/1991, la giurisprudenza si è spesso occupata della tematica. Ad esempio, nel recente provvedimento n. 958/2018, il TAR Campania ha accolto il ricorso di un'associazione contro l'ordinanza emessa da un Comune beneventano che vietava ai cittadini di alimentare i cani randagi nelle aree pubbliche.

Il Tribunale Amministrativo ha annullato l'ordinanza evidenziando come la mancata somministrazione di cibo in luoghi pubblici mettesse a rischio l'incolumità dei randagi che sarebbero potuti morire di inedia.

Inoltre, ha soggiunto il TAR, "l'interesse pubblico perseguito con il divieto di alimentazione non può identificarsi nel divieto di alimentazione di cani randagi o animali di affezione, bensì viceversa nell'esigenza di evitare il verificarsi di situazioni nocive o pericolose dal punto di vista igienico sanitario, le quali possono essere messe in pericolo dall'abbandono di rifiuti su suolo pubblico, avanzi di cibo o contenitori".

In sostanza, il TAR ha ritenuto del tutto lecita la somministrazione di cibo in favore di cani randagi o animali da affezione vaganti in genere, purchè il deposito di cibo avvenga attraverso l'uso di appositi contenitori e a condizione che gli stessi vengano successivamente rimossi a cura degli stessi cittadini che hanno somministrato il cibo.

Tale successivo adempimento, d'altronde, costituisce un loro preciso obbligo, oltre che conforme al comune senso civico, la cui violazione risulta già proseguibile integrando la fattispecie di abbandono di rifiuti su suolo pubblico.

Ma il giudice campano non è stato l'unico a mostrarsi pietoso verso randagi: anche il TAR Puglia (sent. n. 525/2012), accogliendo il ricorso promosso da alcune associazioni zoofile locali contro un'ordinanza comunale, ha ritenuto che il divieto sindacale di offrire alimenti agli animali randagi apparisse in contrasto con la legge quadro nazionale n. 281/91, dettata a prevenzione del randagismo e a tutela degli animali d'affezione.

Randagi: è maltrattamento il divieto di alimentazione
[Torna su]
Sulla stessa scia la decisione del TAR Calabria, sent. 1135/2015, che ha rilevato come, dalla cornice normativa di riferimento, emerga una "chiara predeterminazione legislativa favorevole all'adozione di misure diverse, da quelle del divieto di alimentazione generalizzato" per prevenire il fenomeno del randagismo, costituite in particolare dal "controllo delle nascite" mediante la sterilizzazione.

Pertanto, il TAR ha ritenuto di annullare la disposizione del regolamento comunale che prevedeva il divieto generalizzato e rivolto a tutti i cittadini di alimentare i cani randagi posto quanto stabilito dal leglsatore che ha vietato forme di maltrattamento degli animali a cui il Tribunale ritiene riconducibile il divieto di alimentazione.

riferimento id:52113

Data: 2020-05-27 09:35:16

Re:Signora dà cibo a gatti randagi

No, NON può vietarlo...

riferimento id:52113
vuoi interagire con la community? vai al NUOVO FORUM - community.omniavis.it