Si chiede se sia possibile avviare una attività di installazione videogiochi (di cui art. 110 c.6 lettera a del Tulps-giochi leciti, newslot attivabili all'interno di pubblici esercizi) all'interno di una attività di somministrazione in bar gestita da altra società quindi con diversa partita iva. La società che gestisce la somministrazione concede in comodato d'uso una parte dei locali alla società che andrà ad installare i videogiochi, con regolare contratto di comodato. Si precisa che la società che installerà i videogiochi si avvale di un distributore di videogiochi regolarmente autorizzato.
riferimento id:51824A parere mio è possibile, non vedo divieti specifici. Ci possono essere i gestori, ossia i soggetti proprietari oppure possessori o detentori degli apparecchi, e gli esercenti, cioè i titolari degli esercizi (sale giochi, bar, ristoranti, tabaccherie) presso cui gli apparecchi sono materialmente installati. Non è vietato per un gestore esercitare anche l’attività della raccolta giochi.
Anche le varie norme sul contingentamento parlano di punti vendita all’interno degli esercizi…
Nel tuo caso credo che si tratti di un ulteriore esercente il solo ramo d’azienda “giochi”. Anche in questo caso non vedo divieti assoluti. Nella pratica è un affidamento di reparto o un esercizio congiunto. L’esercente dei soli giochi deve possedere il titolo abilitativo ex art. 86 TULPS dato che le abilitazioni TULPS sono personali e deve affiggere la tabella dei giochi proibiti
Per l’iscrizione all’elenco soggetti ries occorre sentire l’agenzia dei monopoli quale voce depennare. Vedi modulistica scaricabile da qua: https://www.adm.gov.it/portale/monopoli/giochi/apparecchi_intr/elenco_soggetti_ries (elenco a sx)
Poi il tutto va visto in funzione della compatibilità con la eventuale legge regionale