Un dirigente ha inviato una informativa al responsabile per la prevenzione della corruzione, affermando che ove non ci sia un riscontro negativo entro 7 giorni, provvederà alla stipula di una convenzione con una società. In precedenza, il responsabile per la prevenzione della corruzione aveva chiesto informazioni su questa società, a seguito di alcuni esposti. Il dirigente ha riscritto affermando che vuole un indirizzo dal RPCT se firmare o meno, spingendosi ad affermare che rientra nei suoi ruoli di leale collaborazione e che dovrebbe, poi, sul punto sentire l'indirizzo politico. la pensate allo stesso modo? Esiste questo obbligo di indirizzo?
riferimento id:51759
Un dirigente ha inviato una informativa al responsabile per la prevenzione della corruzione, affermando che ove non ci sia un riscontro negativo entro 7 giorni, provvederà alla stipula di una convenzione con una società. In precedenza, il responsabile per la prevenzione della corruzione aveva chiesto informazioni su questa società, a seguito di alcuni esposti. Il dirigente ha riscritto affermando che vuole un indirizzo dal RPCT se firmare o meno, spingendosi ad affermare che rientra nei suoi ruoli di leale collaborazione e che dovrebbe, poi, sul punto sentire l'indirizzo politico. la pensate allo stesso modo? Esiste questo obbligo di indirizzo?
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1) il RPCT non ha funzioni di consulenza preventiva, sopratutto su specifici punti nè tantomeno può essere interpellato in "silenzio assenso"
2) "indirizzo politico"???????????????? su un affidamento????????????????
Il dirigente deve decidere in scienza e coscienza. Ovviamente se non ritiene di essere adeguato al singolo caso può chiedere un supporto ma se non arriva deve approfondire e studiare ... o se ritiene di essere in conflitto di interessi deve astenersi ... o se ritiene di non poter andare avanti prenda altre decisioni.