Salve,
mi hanno contattato per aprire un'attività di dog sitter......per ora non mi era mai capitato.
La commercialista mi ha riferito che farà aprire la p.iva a questa persona ma voleva sapere se
doveva presentare qualche pratiche presso il Comune.
Praticamente questa persona svolgerà l'attività presso il domicilio dei cliente ma in qualche caso potrebbe svolgere "accoglienza temporanea" con anche più di un cane, in casa sua o nel suo giardino (può essere un'ora come una giornata)......cosa deve presentare presso il Ns Ente?!
Si dovrà iscrivere in CCIAA (se come impresa) o P.Iva (se lo fa professionalmente)...
Grazie per le risposte
Detta così direi che il soggetto non è sottoposto a nessun adempimento abilitativo amministrativo. Se lo fa profesisonalmente prenderà la partita iva, magari come "autonomo" e quindi senza obbligo di iscrizione in CCIAA.
Sicuramente è così quando si reca a casa di altri per sorvegliare i cani a casa loro. Al contrario, se con il tempo trasformasse la propria abitazione in una “pensione per cani” di una certa consistenza e una certa organizzazione (da valutare con ragionevolezza) allora le cose cambierebbero. Su questo puoi vedere la LR 59/2009 e il relativo regolamento DPGR 38R/2011. In particolare guarda l'art. 5 e l'allegato A al regolamento:
http://raccoltanormativa.consiglio.regione.toscana.it/articolo?urndoc=urn:nir:regione.toscana:regolamento.giunta:2011-08-04;38/R
Nel caso della pensione canina, occorre il rispetto delle condizioni previste dalla normativa regionale ma potresti anche non far presentare nemmeno una SCIA tenendo conto di questa sentenza:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=37364.0
Co la pensione canina, poi, occorrerebbe considerare la compatibilità urbanistica, l'esercizo di impresa (iscrizione in CCIAA), la gestione dei rifiuti e reflui. ecc.