Quali provvedimenti possono essere adottati se in conseguenza di feste private con somministrazione di alimenti e bevande vengono superati i limiti di zonizzazione acustica (lo sforamento è stato già accertato da ARPA)?
Quali strumenti consentono di arginare un'attività che rischia di diventare eccessivamente invasiva?
Quali provvedimenti possono essere adottati se in conseguenza di feste private con somministrazione di alimenti e bevande vengono superati i limiti di zonizzazione acustica (lo sforamento è stato già accertato da ARPA)?
Quali strumenti consentono di arginare un'attività che rischia di diventare eccessivamente invasiva?
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L'unica misura è quella sanzionatoria.
Siamo in proprietà privata e non è possibile adottare ulteriori misure se non da parte del giudice penale qualora si accerti la sussistenza dei presupposti dell'art. 659 c.p.
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L. 447/1995
Art. 10. Sanzioni amministrative
(articolo così modificato dall'art. 13 del d.lgs. n. 42 del 2017)
1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 650 del codice penale, chiunque non ottempera al provvedimento legittimamente adottato dall'autorità competente ai sensi dell'articolo 9, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 2.000 euro a 20.000 euro.
2. Chiunque, nell'esercizio o nell'impiego di una sorgente fissa o mobile di emissioni sonore, supera i valori limite di cui all'articolo 2, comma 1, fissati ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera a), è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 1.000 euro a 10.000 euro.
3. La violazione dei regolamenti di esecuzione di cui all'articolo 11 e delle disposizioni dettate in applicazione della presente legge dallo Stato, dalle regioni, dalle province e dai comuni, è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 500 euro a 20.000 euro.
4. Il 70 per cento delle somme derivanti dall'applicazione delle sanzioni di cui ai commi 1, 2 e 3, versate all'entrata del bilancio dello Stato, è riassegnato su apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per essere devoluto, con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ai comuni per il finanziamento dei piani di risanamento di cui all'articolo 7 e alle agenzie per la protezione ambientale competenti per territorio per l'attuazione dei controlli di competenza.
4-bis. La rendicontazione giustificativa delle modalità di utilizzo delle somme di cui al comma 4, è trasmessa dal comune alla regione entro il 31 marzo di ogni anno, corredata di una apposita relazione. Entro il 31 maggio di ogni anno, la regione trasmette al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare la rendicontazione di cui al periodo precedente per i comuni del territorio di competenza.
5. In deroga a quanto previsto ai precedenti commi, le società e gli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, ivi comprese le autostrade, nel caso di superamento dei valori di cui ai regolamenti di esecuzione di cui all'articolo 11, hanno l'obbligo di predisporre e presentare al comune piani di contenimento ed abbattimento del rumore, secondo le direttive emanate dal Ministro dell'ambiente con proprio decreto entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge. Essi devono indicare tempi di adeguamento, modalità e costi e sono obbligati ad impegnare, in via ordinaria, una quota fissa non inferiore al 5 per cento dei fondi di bilancio previsti per le attività di manutenzione e di potenziamento delle infrastrutture stesse per l'adozione di interventi di contenimento ed abbattimento del rumore. Per quanto riguarda l'ANAS la suddetta quota è determinata nella misura dell'1,5 per cento dei fondi di bilancio previsti per le attività di manutenzione. Le modalità di accantonamento delle predette somme, della loro comunicazione, nonché del loro utilizzo finale, sono definite secondo le citate direttive del Ministro dell'ambiente. Al fine di garantire maggiore trasparenza in merito ai fondi accantonati, devono essere indicate le voci di bilancio relative alle attività di manutenzione e di potenziamento delle infrastrutture stesse, sulle quali è calcolata la percentuale di accantonamento. Nel caso dei servizi pubblici essenziali, i suddetti piani coincidono con quelli di cui all'articolo 3, comma 1, lettera i); il controllo del rispetto della loro attuazione è demandato al Ministero dell'ambiente.
5-bis. L'obbligo di accantonamento di cui al comma 5 non sussiste qualora si dimostra che non ricorre la necessità di realizzare interventi di contenimento e di abbattimento del rumore, ai fini del rispetto dei regolamenti di esecuzione di cui all'articolo 11. Di tale circostanza deve essere data dimostrazione mediante una relazione motivata da presentare al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per le infrastrutture di interesse nazionale o di interesse di più regioni, ovvero alle regioni e ai Comuni territorialmente competenti per le restanti infrastrutture. Per il gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale, il suddetto obbligo di accantonamento non sussiste a condizione che il finanziamento degli interventi del piano di contenimento e abbattimento del rumore trovi integrale copertura a carico dei fondi disciplinati da contratti di programma ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 112.
5-ter. In caso di inottemperanza da parte delle società e degli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture a quanto stabilito al comma 5, relativamente alla predisposizione e presentazione del piano o all'attuazione del medesimo nei tempi prefissati, si applicano i commi 1, 2 e 3 del presente articolo.
Nel nostro Comune le feste private sono regolamentate (quanto agli orari e al volume del suono) dal Comune, con apposito regolamento e in caso di inosservanza, è prevista una sanzione stabilita dalla G.M. nei limiti edittali di legge.
Direi che il disturbo alla quiete pubblica, vada adeguatamente motivato, in quanto la diffusione musicale deve effettivamente, disturbare la quiete pubblica ed il riposo delle persone (generalmente intese).
Se l'immissione è meramente intollerabile e riguarda i rapporti tra i privati contermini, si applica il codice civile.
Solo se la diffusione del suono o rumori in genere, è idonea (anche a livello potenziale, in quanto reato di pericolo) a disturbare una pluralità di persone, allora può configurarsi la contravvenzone all'art. 659 c.p.
A tal fine, io effettuerei un verbale di accertamento urgente, descrittivo degli effetti della diffusione del suono (tipo a che distanza è rilevabile e la sua idoneità a determinare disturbo; tipo se ci sono testimoni in grado di riferire; ecc.).
Quanto alla legge sull'inquinamento acustico, questa tende a tutelare la salute pubblica dai danni derivanti dal suono e quindi, è necessario un accertamento in concreto che, per quanto ne so, può essere accertata solo dai tecnici del suono dell'agenzia regionale dell'ambiente.