Buongiorno, il titolare di una cooperativa che gestisce alcuni siti archeologici vorrebbe organizzare un servizio cortesia, gratuito, consistente nel portare il turista, dai siti archeologici verso il centro abitato, con un mezzo della cooperativa.
Questo servizio verrebbe svolto a richiesta degli interessati che intendano visitare i siti archeologici gestiti dalla cooperativa.
Ho letto che il Ministero delle Infrastrutture e del Trasporti ha più volte chiarito che, ai sensi del Codice della Strada, risulta possibile per i titolari di esercizi alberghieri immatricolare autovetture ad uso proprio atte a soddisfare necessità strettamente connesse con la loro attività, ed in particolare per il trasporto gratuito dei propri clienti dall'albergo alla stazione, aeroporto, porto, eccetera, e viceversa.
Può essere estesa tale possibilità ad una cooperativa di servizi?
Grazie
AC
Buongiorno, il titolare di una cooperativa che gestisce alcuni siti archeologici vorrebbe organizzare un servizio cortesia, gratuito, consistente nel portare il turista, dai siti archeologici verso il centro abitato, con un mezzo della cooperativa.
Questo servizio verrebbe svolto a richiesta degli interessati che intendano visitare i siti archeologici gestiti dalla cooperativa.
Ho letto che il Ministero delle Infrastrutture e del Trasporti ha più volte chiarito che, ai sensi del Codice della Strada, risulta possibile per i titolari di esercizi alberghieri immatricolare autovetture ad uso proprio atte a soddisfare necessità strettamente connesse con la loro attività, ed in particolare per il trasporto gratuito dei propri clienti dall'albergo alla stazione, aeroporto, porto, eccetera, e viceversa.
Può essere estesa tale possibilità ad una cooperativa di servizi?
Grazie
AC
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CERTO, il caso è analogo e pertanto siamo fuori dall'NCC contingentato della L. 21/1992.
Buongiorno, il titolare di una cooperativa che gestisce alcuni siti archeologici vorrebbe organizzare un servizio cortesia, gratuito, consistente nel portare il turista, dai siti archeologici verso il centro abitato, con un mezzo della cooperativa.
Questo servizio verrebbe svolto a richiesta degli interessati che intendano visitare i siti archeologici gestiti dalla cooperativa.
Ho letto che il Ministero delle Infrastrutture e del Trasporti ha più volte chiarito che, ai sensi del Codice della Strada, risulta possibile per i titolari di esercizi alberghieri immatricolare autovetture ad uso proprio atte a soddisfare necessità strettamente connesse con la loro attività, ed in particolare per il trasporto gratuito dei propri clienti dall'albergo alla stazione, aeroporto, porto, eccetera, e viceversa.
Può essere estesa tale possibilità ad una cooperativa di servizi?
Grazie
AC
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CERTO, il caso è analogo e pertanto siamo fuori dall'NCC contingentato della L. 21/1992.
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Se invece venisse chiesta una remunerazione per il servizio navetta?
[b][size=14pt]Se invece venisse chiesta una remunerazione per il servizio navetta?[/size][/b]
Non si applicherebbe quella circolare ministeriale. A nostro avviso si rimane FUORI dalla disciplina NCC in quanto manca l'offerta al pubblico del servizio, ma non possiamo assicurare che vi possano essere contestazioni ed interpretazioni più restrittive.
Siamo al limite...
Le sanzioni sarebbero probabili.
Un elemento chiave della definizione di NCC riguarda la domanda di servizio su itinerari e secondo orari stabiliti di volta in volta.
Nei fatti è un servizio aperto al pubblico indifferenziato che presenta domanda di trasporto per ogni dove.
Se il servizio è limitato a determinate persone (preciso status: già clienti di...) su itinerari fissi e come corollario di altra attività prevalente, allora ritengo che ci possano essere gli estremi per non giudicare quel trasporto come NCC. Meglio sarebbe un regolamento comunale, che nel definire le varie fattispecie e modalità NCC prendesse in considerazione anche queste ipotesi, magari prevedendo delle forme comunicative per chi lo effettua, al fine di poter controllare