[b][size=18pt]Tatuaggi con finalità medica zona areola-capezzolo, solo nelle strutture sanitarie[/size][/b]
http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=3744
Il ministero della Salute ha diffuso una nota contenente alcuni chiarimenti in merito ai tatuaggi con finalità medica per pigmentazione del complesso areola-capezzolo.
Questo tatuaggio viene eseguito su persone che hanno subito modifiche nell’aspetto cutaneo, come esito di traumi, interventi chirurgici o patologie e consiste nell’introduzione di inchiostro nel derma della zona per coprire le alterazioni della pigmentazione cutanea e ripristinare l’aspetto di una cute sana, anche come complemento agli interventi di chirurgia ricostruttiva.
Attualmente il Servizio Sanitario Nazionale fornisce il tatuaggio per pigmentazione del complesso areola-capezzolo, attraverso i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), tra le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, (allegato 4, codice 86.02.3 “tatuaggio per pigmentazione del complesso areola-capezzolo”).
Gran parte di questi trattamenti, però, vengono eseguiti al di fuori delle strutture sanitarie.
Con questa nota il ministero precisa che la prestazione “pigmentazione dell’areola - capezzolo” deve essere eseguita esclusivamente da chi eserciti una professione sanitaria, in ambulatorio accreditato o autorizzato, a seconda che venga o non venga eseguita a carico del Servizio Sanitario Nazionale: non può essere eseguita in strutture non sanitarie e da personale non sanitario.
Da ciò consegue che attività formative, in tali ambiti, non possono essere rivolte agli operatori che svolgono le attività previste dalla legge 1/1990 per la figura artigianale dell’estetista, ma esclusivamente ai professionisti sanitari.
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2019&codLeg=69248&parte=1%20&serie=null