In questi giorni più volte mi stanno chiedendo se adesso è necessaria la partita iva per partecipare ai mercatini per vendere opere del proprio ingegno di carattere creativo. Sapete se sia cambiato qualcosa oppure sono solo voci che girano?
grazie
In questi giorni più volte mi stanno chiedendo se adesso è necessaria la partita iva per partecipare ai mercatini per vendere opere del proprio ingegno di carattere creativo. Sapete se sia cambiato qualcosa oppure sono solo voci che girano?
grazie
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Dipende tutto:
1) dalla disciplina comunale (Se il Comune riserva i mercati a operatori professionali chi non ha partita iva non può partecipare)
2) dalla disciplina fiscale. NON è che la vendita di opere dell'ingengo esclude l'applicazione della disciplina dell'iva. E' il carattere NON PROFESSIONALE dell'attività che esonera dall'IVA. Ma se uno di professione partecipa ai mercatini per hobbisti sta violando sia la disciplina amministrativa che fiscale.
Secondo me un 50% di operatori del settore è fuori regola e forse la Finanza, dopo le visite a Cortina, Ponte Vecchio ecc... andrà anche per mercatini!!!!!!!!!!!
Buongiorno, in proposito mi sembra che a stabilire la NON professionalità dell'attività concorra anche il "volume di affari" cioè gli incassi non devono essere superiori a € 5.000,00 (soglia di esenzione dall'obbligo contributivo) ... sbaglio?
Cosa dire allora di un rivenditore dì opere dell'ingegno in sede fissa che paga magari mensilmente € 500,00 e più di affitto dell'immobile, che apre tutti i giorni ? in questo caso secondo me si configura come vera e propria attività commerciale ma, non ho capito, quando parlate di prendere la partita IVA cosa vuol dire?
a) opere dell'ingegno con partita IVA (non mi sembrerebbe il caso);
b) commerciante a tutti gli effetti (secondo me si).
Avrei anche un'altra questioncina da sottoporvi :
un'azienda agricola che si presenta ai mercatini (per aziende agricole, opere ingegno e collezionisti no commercianti) vendendo chincaglieria varia (collane, anelli, braccialetti orecchini) ritenendosi in regola perchè dal certificato di iscrizione al registro imprese (che ho verificato) risulta la seguente dicitura "Attività esercitata nella sede: PRODUZIONE DI OGGETTISTICA E ARTIGIANATO IN LEGNO; Attività Agricola dell'impresa: COLTIVAZIONE DI CEREALI. VENDITA DI VINO SFUSO E CONFEZIONATO E OLIO CONFEZIONATO DI PRODUZIONE AZIENDALE, COLTIVAZIONE DI VITI E OLIVI" :-[ ... cosa ne pensate ? e come vi comportereste di fronte a tale situazione ?
Io gli ho detto che può presentarsi al mercatino come "opere dell'ingegno" ma ... non ci sente
grazie per l'attenzione
saluti
Buongiorno, in proposito mi sembra che a stabilire la NON professionalità dell'attività concorra anche il "volume di affari" cioè gli incassi non devono essere superiori a € 5.000,00 (soglia di esenzione dall'obbligo contributivo) ... sbaglio?
[color=red]In realtà non è proprio così. Una attività può essere professionale anche a soglie inferiori ed allo stesso tempo una attività può rimanere non professionale a soglie superiori ai 5000 lordi annui (dovendosi in questo caso iscrivere alla gestione separata)[/color]
Cosa dire allora di un rivenditore dì opere dell'ingegno in sede fissa che paga magari mensilmente € 500,00 e più di affitto dell'immobile, che apre tutti i giorni ? in questo caso secondo me si configura come vera e propria attività commerciale ma, non ho capito, quando parlate di prendere la partita IVA cosa vuol dire?
[color=red]Ovviamente se siamo in sede fissa e vi è una struttura stabile per la vendita siamo nell'ambito professionale. Il quesito parlava di partecipazione a mercatini, laddove è più complessa la verifica della professionalità[/color]
a) opere dell'ingegno con partita IVA (non mi sembrerebbe il caso);
[color=red]Può essere[/color]
b) commerciante a tutti gli effetti (secondo me si).
[color=red]Dipende. Se vende solo proprie opere dell'ingegno è espressamente escluso dalla disciplina del commercio![/color]
Avrei anche un'altra questioncina da sottoporvi :
un'azienda agricola che si presenta ai mercatini (per aziende agricole, opere ingegno e collezionisti no commercianti) vendendo chincaglieria varia (collane, anelli, braccialetti orecchini) ritenendosi in regola perchè dal certificato di iscrizione al registro imprese (che ho verificato) risulta la seguente dicitura "Attività esercitata nella sede: PRODUZIONE DI OGGETTISTICA E ARTIGIANATO IN LEGNO; Attività Agricola dell'impresa: COLTIVAZIONE DI CEREALI. VENDITA DI VINO SFUSO E CONFEZIONATO E OLIO CONFEZIONATO DI PRODUZIONE AZIENDALE, COLTIVAZIONE DI VITI E OLIVI" ... cosa ne pensate ? e come vi comportereste di fronte a tale situazione ?
Io gli ho detto che può presentarsi al mercatino come "opere dell'ingegno" ma ... non ci sente
grazie per l'attenzione
saluti
[color=red]Hai ragione. Una azienda agricola può occupare un posteggio riservato alle aziende agricole solo per la vendita di prodotti agricoli a prescindere dal fatto che sia abilitata anche a fare altro!!![/color]
sono dipendente statale in part-time al 50%. Ho una piccola azienda agricola con partita iva per produzioni cerealicole ma esente da contabilità.
Ora realizzo anche gioielli e composizioni floreali miste (piante fresche del mio giardino + piante artificiali). Ho intenzione di andare ai mercatini per hobbisti o per coloro che vendono opere del proprio ingegno. Posso o il fatto di avere una Partita Iva mi crea problemi?
sono dipendente statale in part-time al 50%. Ho una piccola azienda agricola con partita iva per produzioni cerealicole ma esente da contabilità.
Ora realizzo anche gioielli e composizioni floreali miste (piante fresche del mio giardino + piante artificiali). Ho intenzione di andare ai mercatini per hobbisti o per coloro che vendono opere del proprio ingegno. Posso o il fatto di avere una Partita Iva mi crea problemi?
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Sotto il profilo AMMINISTRATIVO non vi sono ostacoli in quanto dovrai dichiarare che quell'attività è svolta non professionalmente. Ed il fatto che sia "non pertinente" con quella agricola e quella di dipendente statale ti aiuta.
Il problema è FISCALE. Devi riuscire a dimostrare al fisco che effettivamente sei nell'ambito della non professionalità.
Esempio:
se partecipi a 30 mercatini l'anno ed incassi un importo pari o superiore al tuo stipendio di statale o alle tue entrate di agricoltore ... allora è difficile reggere all'obiezione. Io ti consiglierei di avere entrate non superiori a quelle derivanti da una delle altre due attivitò.
E buon lavoro a te ... iperattivo