Buongiorno, ci è stato richiesto informazioni per una attività che non riesco ad inquadrare e per la quale vorrei dei chiarimenti.
Un signore vorrebbe intraprendere una attività di "WINE TOUR", prelevare con un camper da alberghi o da altre strutture ricettive, le persone per portale a fare dei tour in varie cantine dove assaggiare/comprare i vari vini prodotti o le eventuali altre tipologie di merci sia alimentari che non.
All'interno del camper durante i viaggi, vorrebbe proporre assaggi dei prodotti delle cantine/ ditte che poi va a far visitare.
Di quale autorizzazione ha bisogno nello specifico?? A livello di Camera di Commercio, tale attività come deve essere definita???
Questa attività può essere "primaria" o deve essere correlata ad altra??Quale eventualmente??
Grazie. ???
A livello di CCIAA non saprei, occorre vedere, fra i vari codici ateco, quello che ci azzecca di più. A livello amministrativo questo tipo di attività ha sempre creato problemi. È un’attività non dico diffusa ma, nemmeno, insolita. Diciamo che zone come il Chianti si prestano a fornire i presupposti per l’idea imprenditoriale.
Quanto descrivi è un’attività che forse interseca sia l’attività di agente di viaggi che quella di NCC. Personalmente, essendo tendenzialmente liberista, potrei perorare la causa del Tizio in questione ma lo stesso deve tener presente che le forze dell’ordine che potrebbero controllare la sua attività su strada sono orientate di più al sanzionamento per esercizio abusivo di NCC. Il comnue può reputare la fattispecie come libera da adempimenti ma, in questo caso, non rilascerebbe nulla al soggetto e, al primo controllo, è quasi certa una sanzione.
Comuqnue, in favore del soggetto c’è il fatto che non sta vendendo un servizio di trasporto fine a sé stesso aperto alle generalità delle destinazioni (come è nella sostanza dell’NCC). In altre parole, il trasporto non è il fine ma un qualcosa di strumentale al compimento dell’attività escursionistica/turistica. Questo però, porta a considerazioni diverse per quello che riguarda l’altra questione. Se Tizio non fa l’NCC allora sta producendo delle escursioni in favore dei turisti e quindi, sarebbe da inquadrare come attività di “in coming” tipica delle agenzie di viaggi o, quantomeno, della “guida turistica”.
In via generale, a prescindere dal caso di specie, puoi approfondire vedendo come è complicato discaricarsi fra le condizioni incrociate riguardanti norme regionali e codice della strada:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=46092.0
Per concludere direi che il soggetto può salvarsi dalla necessità di abilitazione NCC ma la vedo difficile salvarsi da quella relativa alla abilitazione di agenzia viaggi o guida turistica.
Relativamente alla som.ne di alimenti puoi applicare l’art. 53, comma 1, lett. c) della LR 62/2018.