Una struttura ricettiva (che ha cessato l'attività di albergo) ma che mantiene la destinazione d'uso ricettiva, può esercitare l'attività di locazione turistica? Le locazioni turistiche devono avere una destinazione d'uso specifica? Grazie
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Una struttura ricettiva (che ha cessato l'attività di albergo) ma che mantiene la destinazione d'uso ricettiva, può esercitare l'attività di locazione turistica? Le locazioni turistiche devono avere una destinazione d'uso specifica? Grazie
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La locazione turistica NON è una attività ricettiva. La locazione turistica è un CONTRATTO e chi effettua questo tipo di contratti è assoggettato ad una particolare disciplina amministrativa (ma anche fiscale).
Questo per dire che non è rilevante ai fini amministrativi la destinazione d'uso dei locali ... che non è sindacabile dal SUAP mentre può rilevare ai fini EDILIZI e contrattuali (competenza del notaio)
Il problema è che, rilevate delle "criticità" per questioni note al Comune, e considerando che l'orientamento dell'amministrazione parrebbe (in questa prima fase) quello di attribuire al suap la materia delle locazioni turistiche, ci chiediamo come (in qualità di Comune) e chi (quale servizio) possa/debba attivare una qualche procedura per far emergere lo svolgimento di un'attività non consentita.
Non si tratta di scia o comunque di pratica Suap pertanto la stessa non può essere dichiarata irricevibile.
L'edilizia, a nostra parere, nel caso specifico è coinvolta. In tutte le altre comunicazioni che ci pervengono dal portale regionale, che possono avere ad esempio delle inesattezze di compilazione, a chi spetta prendere in mano la questione?
Ripeto quanto già indicato dallo staff. La locazione turistica non è un’attività produttiva e non soggiace a normative di carattere pubblicistico: non esiste un rapporto fra gestore e cliente; non è un esercizio aperto al pubblico; non ha procedure abilitative; la sostanza è un contratto fra privati regolato dal codice civile; le comunicazioni previste dalla Regione non hanno valore abilitativo, non passano dal portale SUAP e non sono indirizzate al SUAP.
Se il proprietario di un fabbricato a destinazione d’uso industriale affitta una porzione di quel fabbricato a fini abitativi è un problema del SUAP? Direi di no. Sarà un problema del servizio edilizia e VVUU i quali dovranno verificare se, di fatto, c’è un uso non consentito dell’immobile.
Per le pratiche dell’edilizia produttiva ricevute dal SUAP occorre che il comune sancisca “chi fa che cosa”: senza indicazioni è chiaro che spetta al SUAP verificare la ricevibilità formale mentre spetta al servizio tecnicamente competente, la verifica di merito. poi il SUAP, caso mai, notificherà i provvedimenti ostativi adottati dal servizio tecnico