Data: 2019-05-12 12:13:11

Somministrazione occasionale a persone non tesserate in circolo privato

Buongiorno, sono il presidente una associazione di promozione sociale iscritta al registro regionale APS Toscana,
nonché affiliato all'associazione italiana cultura sport (AICS).
L'associazione ha istituito un circolo privato nei locali della sede dotati di un locale cucina e un locale bar, per i quali abbiamo già ottenuto
i permessi per la somministrazione ai soli soci, nonché di spaccio interno, dall'ufficio SUAP di competenza.
In occasione di una ricorrenza paesana vorremmo organizzare un pranzo presso la nostra sede permettendo l'accesso e la somministrazione anche a persone non necessariamente tesserate.
Certamente, oltre a somministrare il pasto, potrebbe esserci anche la necessità di far usufruire del servizio "bar" a persone non tesserate. 
Vorrei capire se tale evento, con le condizioni indicate, sia fattibile e nel caso quali siano le procedure amministrative e fiscali da seguire (ad esempio presentare una SCIA per "Attivita' temporanea di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande in occasione di riunioni straordinarie di persone " (56.401 R)).
Chiedo inoltre se attivando il "meccanismo" della Raccolta Fondi si possano sanare eventuali anomalie fiscali legate alla somministrazione a persone non tesserate.
Come ulteriore quesito chiedo se a livello normativo possa esserci differenza fra somministrare a un pubblico indistinto oppure permetterlo solo a un numero ristretto di persone non associate (ad esempio mediante una lista di prenotazioni obbligatorie...).

Ringrazio per l'aiuto.

riferimento id:49628

Data: 2019-05-12 16:49:39

Re:Somministrazione occasionale a persone non tesserate in circolo privato

Buongiorno, sono il presidente una associazione di promozione sociale iscritta al registro regionale APS Toscana,
nonché affiliato all'associazione italiana cultura sport (AICS).
[color=red]Benvenuto nel forum[/color]

L'associazione ha istituito un circolo privato nei locali della sede dotati di un locale cucina e un locale bar, per i quali abbiamo già ottenuto
i permessi per la somministrazione ai soli soci, nonché di spaccio interno, dall'ufficio SUAP di competenza.
[color=red]OK[/color]

In occasione di una ricorrenza paesana vorremmo organizzare un pranzo presso la nostra sede permettendo l'accesso e la somministrazione anche a persone non necessariamente tesserate.
Certamente, oltre a somministrare il pasto, potrebbe esserci anche la necessità di far usufruire del servizio "bar" a persone non tesserate. 
[color=red]OK, possibile con la scia di SOMMINISTRAZIONE TEMPORANEA[/color]

Vorrei capire se tale evento, con le condizioni indicate, sia fattibile e nel caso quali siano le procedure amministrative e fiscali da seguire (ad esempio presentare una SCIA per "Attivita' temporanea di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande in occasione di riunioni straordinarie di persone " (56.401 R)).
[color=red]OK, occorre tuttavia che questo evento sia legato ad una MANIFESTAZIONE ESTERNA, questa manifestazione paesana. Quindi la attività in questione dovrà durare solo quanto la manifestazione o di meno.[/color]

Chiedo inoltre se attivando il "meccanismo" della Raccolta Fondi si possano sanare eventuali anomalie fiscali legate alla somministrazione a persone non tesserate.
[color=red]NO, è un modo (rischioso) di aggirare la norma! Non si raccolgono fondi con il FOOD[/color]

Come ulteriore quesito chiedo se a livello normativo possa esserci differenza fra somministrare a un pubblico indistinto oppure permetterlo solo a un numero ristretto di persone non associate (ad esempio mediante una lista di prenotazioni obbligatorie...).
[color=red]Nessuna differenza, il meccanismo è chiaramente un modo per aggirare i limiti del circolo ... ci sono ripercussioni anche fiscali[/color]

Ringrazio per l'aiuto.
[color=red]Prego[/color]

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