Il Tribunale di Firenze condanna il Garante per la Privacy a versare 15mila euro all’Unione comunale del Chianti fiorentino
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Il Tribunale di Firenze ha accolto e ritenuto fondato il ricorso dell’Unione comunale adducendo varie motivazioni che la sentenza descrive in modo chiaro. Secondo il Giudice l’elemento dell'illecito contestato, ovvero la diffusione di dati non pertinenti alla finalità amministrativa, non sussiste in nome della trasparenza che deve governare la stessa attività amministrativa. “Le graduatorie erano quindi pedissequamente esecutive di quella dirigenziale - riferisce la sentenza - indicando direttamente in modo del tutto necessario rispetto alle finalità della trasparenza amministrativa che nello specifico doveva improntare l’agire della pubblica amministrazione. La colonna contenente l’Isee di ciascuno è stata correttamente pubblicata per la trasparenza. Ed era un requisito espressamente previsto dal bando e dunque è corretto che la graduatoria, atto esecutivo del bando, dia conto della sua corretta formazione con tutti gli elementi necessari a verificare, per chiunque soprattutto per gli esclusi, che sia stata fatta una corretta esecuzione delle norme generali del bando”.
http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=289728