Buonasera e grazie per questo forum così competente ed informativo. :)
Al momento svolgo attività di lezioni di cucina presso il nostro agriturismo in Umbria.
Vorrei affittare un appartamento a Roma ed effettuare lezioni di cucina per turisti.
Vorrei conferma che anche il Comune di Roma considera la lezione di cucina in casa privata un attività libera senza SCIA e vorrei sapere come ottenere gli eventuali requisiti igienico sanitari.
Vorrei pubblicizzare l'attività come "esperienza" su Airbnb o siti simili quindi vorrei essere a posto con eventuali regolamenti locali.
Nell'appartamento non sarà effettuata alcuna attività di home restaurant o altra attività di manipolazione alimenti per il pubblico, solo la lezione con pasto consumato dagli studenti che cucineranno i cibi da loro manipolati.
Grazie infinite per ogni suggerimento!
Non credo che il comune di Roma abbia un atto a contenuto generale che indichi qualcosa relativamente alla fattispecie. Tutto è rimesso alla sensibilità giuridica del dirigente di competente. Le osservazioni potrebbero essere:
- se la cosa prende campo qualcuno potrebbe contestarti che hai snaturato la funzione del fabbricato: da civile abitazione sei passato, nei fatti, all’uso servizi/commerciale vista l’affluenza di pubblico che entra al fine di usufruire di una prestazione di servizi (in senso lato)
- le vecchie linee guida sull’applicazione del Reg. 852/04 indicavano come necessaria la notifica sanitaria anche in questo caso. Le puoi trovare sul web, vedi qua: http://www.aslto3.piemonte.it/servizi/dwd/sian/Riferimenti%20normativi%20e%20informazioni%20SIAN%20febbraio%202013.pdf (vai a pag. 4). Quindi, se non presenti niente, qualcuno potrebbe coonestarti la mancanza della registrazione ai sensi del Reg. CE 852/04 e del reelativo piano di autocontrollo.
Per il resto direi che non vedo la necessità di titoli abilitativi specifici. Lo scopo non è vendere prodotti ma quello che di “insegnare”. L’insegnamento senza velleità di essere riconosciuto dall’ordinamento didattico/professionale nazionale e regionale è attività libera, libera da un punto di vista amministrativo, il tuo commercialista penserà agli adempimenti fiscali.
Che dire… io non presenterei nemmeno la notifica sanitaria ma un minimo di rischio di essere sanzionati resta. Nel tuo caso non si tratta di uno “stabilimento” (usando la parola che usa il Reg. CE) che prepara alimenti per destinarli al mercato ma un'applicazione della norma molto integralista potrebbe far ritenere che occorra.
Grazie tante, prendo nota!
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