Salve,
Un soggetto A è subentrato per acquisto di azienda in una licenza NCC n° XXX del 2000, dandone comunicazione al SUAP. Il suap ha fatto il nulla osta per l'immatricolazione della vettura (A non ha preso la vettura della licenza XXX, ma un'altra).
La motorizzazione ha riportato nel libretto la licenza n° XXX/2000. Il suap, una volta ottenuto il libretto, ha rilasciato una licenza per subingresso, che ha preso una nuova numerazione progressiva YYY/2019 (è un atto amministrativo, quindi riporta un numero ed una data). Il subentrante contesta che ha una numero di licenza riportato sul libretto di circolazione che non corrisponde al numero di autorizzazione per sibingresso.
L'autorizzazione per subingresso rilasciata dal SUAP YYY/2019, riporta comunque lo storico e dà atto della precedente licenza e del precedente titolare.
Chiedo quale sia la procedura corretta da un punto di vista amministrativo da seguire in caso di subingresso. Come è possibile che il SUAP possa rilasciare, a seguito di subingresso, un'autorizzazione che riporti il numero e la data della licenza originale?
Grazie
È una vecchia questione che il comune deve risolvere in modo ragionevole tenendo conto che c’è di mezzo la Motorizzazione che ragione con logiche proprie. Pensa a quei comuni che applicando, GIUSTAMENTE (da un punto di vista giuridico), la SCIA per il subingresso NCC, sono dovuti tornare su i propri passi per impossibilità di dialogo con la motorizzazione.
Allargo il discorso ad uso di tutti i lettori. La motorizzazione applica il codice della strada in modo rigido. L’art. 85, comma 3 dispone: La carta di circolazione di tali veicoli è rilasciata sulla base della licenza comunale d'esercizio. Volendo, la Motorizzazione potrebbe fermarsi ad annotare: “licenza verificata”. Dato che la legge 21/92 dispone che la licenza e l'autorizzazione sono riferite ad un singolo veicolo, la Motorizzazione vuole legare i dati: numero di licenza-numero di targa. Per la motorizzazione la licenza è come un bene strumentale che nasce muore con quale numero, questo a prescindere da quanti soggetti si siano trasferiti quel “bene”.
La diversa disinvoltura che hanno i SUAP nell’applicare il diritto amministrativo rispetto agli organi Ministeriali, porta ai problemi che citi. Quindi, per quanto tu possa avere ragione da un punto di vista procedurale, è consigliabile fare in modo che quell’autorizzazione resti identificata con un "numero/data" fisso. Citerai nel preambolo che è avvenuto il subingresso con domanda di cui al prot. …. e con voltura di cui al prot….