Buongiorno,
vorrei un chiarimento circa l'utilizzo di un monolocale (A3) nell'ambito dell'attività ricettiva di un CAV che già dispone di altri appartamenti.
Per quanto riguarda i requisiti igienico sanitari il RE del Comune rimanda al DM 5.7.75 che stabilisce[i]:"[i] l'alloggio monostanza, per 1 persona, deve avere una superficie minima, comprensiva di servizi, non inferiore a 28 mq e non inferiore a mq 38, se per 2 persone[/i]"
La domanda è questa:
in un monolocale posso ospitare al[b] massimo 2 persone [/b]oppure ne posso accogliere un numero superiore a seconda della sua ampiezza e, se sì, di quanti mq debbo incrementare la superficie minima prevista per 2 persone, per ogni posto letto aggiuntivo?
Grazie per la risposta.
Al netto di quanto può essere disposto dalla relativa normativa regionale (non comprendo da quale regione scrivi), la cosa dovrebbe essere disciplinata dal RE. Se il RE nulla dice, allora può correlare con l’atra disposizione del DM 05/07/1975, art. 2.
Le disposizioni sul monolocale sono sia una sorta di deroga, sia una sorta di specificazione minima. Fuori dalla deroga si applicano le disposizioni seguenti:
Per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a mq. 14, per i primi 4 abitanti, e mq. 10, per ciascuno dei successivi.
Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq. 9, se per una persona, e di mq. 14, se per due persone.
Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq. 14.
Se rimani nella configurazione openspace, 3 persone devono comunque abitare in non meno di 42 mq (14x3) e 4 in non meno di 56 mq.
Tuttavia è bene sempre fare i conti con l’oste nel senso che il Comune potrebbe ritenere che per superfici maggiori di 38 mq occorre il rispetto della suddivisione in stanze: stanza soggiorno con o senza cucina (anche in questo caso occorre vedere il RE) e stanza letto da 9 mq almeno.