Data: 2019-02-21 15:58:17

manifestazione fieristica

Scrivo dal SUAP di un comune toscano.
Da un consorzio c’è stato proposto un mercato (loro lo definiscono manifestazione fieristica) composto da ambulanti del settore non alimentare per la promozione del "Made in Italy" da svolgersi nel nostro centro storico.
E’ un’attività da inquadrare nell’art. 79 e seguenti della LR 62/2018.
Il regolamento di attuazione (Reg.15R/2009) non dice niente al riguardo nonostante ci sia un riferimento esplicito al rispetto di requisiti da regolamentare (forse dovrà uscire un aggiornamento del Reg. entro 180 giorni dalla data della LR 62/2018?).
Anche il nostro regolamento non dice niente a riguardo, quindi salvo la presentazione di una SCIA e della richiesta di suolo pubblico, quali sono i requisiti per l’assegnazione di un’area pubblica come spazio fieristico e quali gli adempimenti da richiedere al concessionario?

riferimento id:48763

Data: 2019-02-22 06:27:28

Re:manifestazione fieristica

Nuovo Codice del Commercio - Taxi/NCC - 7 marzo 2019 (formazione)

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Nuovo Codice del Commercio in Toscana (L.R. 62/2018): approfondimenti
7/3/2019 - Parte 1: ore 09.30-13.00

Noleggio con conducente, senza conducente, rimessaggi e taxi
7/3/2019 - Parte 2: ore 14.00-17.30

Per informazioni:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=48730.0

riferimento id:48763

Data: 2019-02-22 10:20:19

Re:manifestazione fieristica

Direi di no. Non si tratta di una fiera espositiva ma di commercio su area pubblica (almeno da quello che dici). E' vero che le due fattispecie, in qualche caso, potrebbero anche quasi sovrapporsi ma devi tenere presente qual è la finalità principale.

Le fiere c.d. campionarie hanno una finalità espositiva/divulgativa dove la vendita dei prodotti [u]al dettaglio[/u] è del tutto eventuale (spesso neanche possibile, pensa alla fiera del marmo a Carrara, mica posso portarmi via una lastra di marmo o una macchina per lavorare il marmo).
Come da LR citata l'eventuale vendita al dettaglio effettuata nelle fiere campionarie è libera (vedi art. 9, comma 2, lett. k)). Le fiere campionarie si svolgono in spazi o quartieri fieristici e, alla base, c'è un disciplinare che regola l'oggetto della fiere e le regole di partecipazione. All'art. 11 del DPGR 50R/2016 (che resta in vigore fino a nuova regolamentazione regionale), sono indicate le possibili connotazioni della fiera.

In sintesi, la fiera espositiva è una manifestazione di uno o più settori produttivi, dove le aziende del settore mostrano e presentano i loro prodotti, i sistemi produttivi, le novità del settore, ecc.. In genere sono manifestazioni con durata plurigiornaliera nelle quali, almeno in alcuni giorni, nemmeno è consentito l'accesso al pubblico essendo riservate agli operatori del settore per incontri, convegni, affari ecc.

E' vero che può capitare una fiera espositiva di livello locale, svolta in spazi fieristici occasionali i cui operatori possono assomigliare o essere dei commercianti ma la finalità deve restare quella espositiva/divulgativa.

Dall'altro lato c'è il commercio al dettaglio, la cui finalità è proprio quella di vendere i prodotti  al consumatore finale. Poco importa se l'esercente o una serie di esercenti decidano di connotarsi per la vendita di determinati prodotti. Posso dirti che i mercati della filiera corta sono proprio delle fattispecie commerciali estramente connotate ma che non c'entrano nulla con il mondo delle fiere campionarie.

Nel tuo caso mi sembra di capire che gli operatori sono proprio dei commercianti al dettaglio che vogliono organizzare una manifestazione commerciale a carattere straordinario / fiera promozionale. Detto questo, la concessione del suolo pubblico dovrebbe avvenire sempre e comunque con procedure a evidenza pubblica, magari anche senza scomodare il codice degli appalti, ma pur sempre fissando dei criteri e pubblicando una manifestazione di interesse.

Mi rendo conto che molto spesso la PA riceve una domanda di terzi e si trova a dovere rispondere, che dire... puoi deliberare che prendi atto della domanda, che reputi la cosa conveniente per il comune in termini di pubblico interesse e che ti pare ragionevole sottrarre l'uso pubblico della piazza interessata, che tizio pagherà il suolo pubblico secondo tariffa e che NON ci sono domande concorrenti per quella data.

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