Salve.
Vorrei chiedervi, stante l'eliminazione del controllo annuale di regolarità contributiva ad opera della L.R. 62/2018, qual'è secondo voi il modo giusto di comportarsi per i procedimenti in essere? Ho delle concessioni sospese, in quanto sono state rilevate delle irregolarità nel controllo 2018, devo procedere con la revoca?
Grazie.
La regola generale vorrebbe che si applichi il "diritto" al momento dell'adozione del provvedimento finale.
Vedi qua (fra molte altri articoli che puoi trovare): https://avvmicheledeluca.com/2018/04/24/la-norma-sopravvenuta-costituisce-diritto-applicabile-da-parte-dellamministrazione-nel-caso-in-cui-la-fase-istruttoria-del-procedimento-non-sia-ancora-conclusa-e-comunque-prima-della/
Tattavia, la norma regionale sopravvenuta non ha eliminato il cotrollo DURC, ha solo disposto che da una certa data non si effettuino più i controlli periodici. In sintesi dal 2019 sparisce il controllo che il comune doveva effettuare dal 01/01 al 31/03 di ogni anno.
Nel tuo caso direi che il controllo effettuato nel 2018 è legittimo e gli effetti decadenziali sono comunque confermati anche dalla nuova legge. Io protenderei per la legittimità del provvedimento finale di decadenza indicando che anche la nuova legge prevede la decadenza (non più la revoca) se Tizio non si regolarizza entro 180 gg.
Se la nuova legge avesse tolto il controllo durc o gli effetti decadenziali allora ti avrei detto di applicare ciò che ti ho linkato. Poi vedi tu... se vuoi trovare la strada per non dichiarare la decadenza puoi costruire una motivazione sfruttando il principio "tempus regit actum" / "jus superveniens "