Alcuni istituti di istruzione, sia statali che paritari, intendono installare in vista delle strade, dei manufatti che promuovono lo svolgimento di “open–day” presso le sedi degli istituti stessi che, con piccole varianti grafiche, sostanzialmente riproducono il testo “ Scuola xxxxx – dal 00/00/2018 al 00/00/2018 – Open Day“.
Si chiede di sapere se tali manufatti necessitino dell’autorizzazione di cui all’articolo 23 c 4 del D.Lgs. 285/92 e se si debbano, o meno, considerare “impianti di pubblicità o propaganda” ai sensi della prima parte del comma 8 dell’articolo 47 del DPR 495/92.
Grazie mille per il gentile aiuto.
Alcuni istituti di istruzione, sia statali che paritari, intendono installare in vista delle strade, dei manufatti che promuovono lo svolgimento di “open–day” presso le sedi degli istituti stessi che, con piccole varianti grafiche, sostanzialmente riproducono il testo “ Scuola xxxxx – dal 00/00/2018 al 00/00/2018 – Open Day“.
Si chiede di sapere se tali manufatti necessitino dell’autorizzazione di cui all’articolo 23 c 4 del D.Lgs. 285/92 e se si debbano, o meno, considerare “impianti di pubblicità o propaganda” ai sensi della prima parte del comma 8 dell’articolo 47 del DPR 495/92.
Grazie mille per il gentile aiuto.
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Normalmente nei regolamenti vi sono deroghe espresse o rinconducibili a tali casistiche che li esonerano da oneri e adempimenti.
Dove manca, per esperienza, vi è TOLLERANZA ...
Grazie mille per la risposta.
Sono però dubbioso sulla possibilità che un regolamento possa esentarli dal richiedere ed ottenere la prescritta autorizzazione di cui al CdS, fermo restando che per quanto riguarda gli oneri possa essere concessa loro l'esenzione (e qui sarebbe da valutare se esentare al 100% le scuole private, paritarie e non).
La "tolleranza" potrebbe invece creare problemi in quanto se l'ufficio competente non ritiene di dover autorizzare, la Polizia Locale nella sua autonomia può pur sempre decidere di seguire la norma e, pertanto, procedere a sanzionare.
Grazie mille per la risposta.
Sono però dubbioso sulla possibilità che un regolamento possa esentarli dal richiedere ed ottenere la prescritta autorizzazione di cui al CdS, fermo restando che per quanto riguarda gli oneri possa essere concessa loro l'esenzione (e qui sarebbe da valutare se esentare al 100% le scuole private, paritarie e non).
La "tolleranza" potrebbe invece creare problemi in quanto se l'ufficio competente non ritiene di dover autorizzare, la Polizia Locale nella sua autonomia può pur sempre decidere di seguire la norma e, pertanto, procedere a sanzionare.
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PREMESSA: la tolleranza è sempre un elemento "negativo", a volte ineludibile ed ineliminabile (applicheresti la sanzione alle 24 del 31 dicembre per violazione dei limiti di rumorosità? multeresti chi viaggia clacsonando il giorno della vittoria dei mondiali di calcio? ...).
Ciò detto l'autorizzazione ai sensi del CDS implica sempre domanda (salvo assoggettarla a scia), bollo, presentazione, firma, integrazioni, ritiro, altro bollo ecc... Ovviamente non è niente di insuperabile ma a volte nelle scuole queste iniziative promozionali partono da studenti o sono gestite da studenti direttamente e qualunque intoppo burocratico rischia di essere insormontabile.
Per non parlare dell'eventuale applicazione dell'imposta di pubblicità viste dimensioni e caratteristiche.
Ciò detto ... meglio regolamentare ed esentare sia da autorizzazione, scia e imposta .... magari nella disciplina si definiscono requisiti e limiti.
In alternativa prevedere scia.
Ad oggi, per quanto a mia conoscenza, vi è una forte tolleranza verso queste attività senza che alla base vi sia una regolamentazione