Il Comune ha istituito un albo della associazioni di protezione ambientale a cui rivolgersi per ogni eventualità e che potranno essere destinatarie di contributi.
Sono stati fissati alcuni criteri per l’iscrizione all’albo tra cui la continuità di esercizio negli ultimi tre anni e altro. Una commissione valuta il possesso dei requisiti. Uno dei membri della commissione ritiene che, in applicazione diretta della costituzione, si debba inserire anche il requisito dell’equilibrio di genere per le cariche sociali.
Chi scrive non è d’accordo in quanto tale requisito non è previsto ne’ da una legge ne’ da un regolamento per cui è poco serio escludere una associazione dalla iscrizione ad un albo per un requisito non cogente. Si porterebbe invece fornire una raccomandazione alla associazione. Che ne pensate? Quale è la soluzione più adatta al caso?
Il Comune ha istituito un albo della associazioni di protezione ambientale a cui rivolgersi per ogni eventualità e che potranno essere destinatarie di contributi.
Sono stati fissati alcuni criteri per l’iscrizione all’albo tra cui la continuità di esercizio negli ultimi tre anni e altro. Una commissione valuta il possesso dei requisiti. Uno dei membri della commissione ritiene che, in applicazione diretta della costituzione, si debba inserire anche il requisito dell’equilibrio di genere per le cariche sociali.
Chi scrive non è d’accordo in quanto tale requisito non è previsto ne’ da una legge ne’ da un regolamento per cui è poco serio escludere una associazione dalla iscrizione ad un albo per un requisito non cogente. Si porterebbe invece fornire una raccomandazione alla associazione. Che ne pensate? Quale è la soluzione più adatta al caso?
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A mio avviso occorre distinguere l'albo di associazioni da chiamare per eventualità .... e la concessione di contributi (di dubbia legittimità limitarla ai soli iscritti).
Ciò detto niente vieta nel bando per la concessione dei contributi che il Comune dia un PUNTEGGIO PREMIANTE (ho dubbi sulla esclusione) alle associazioni che garantiscono la parità di genere definendo quando questa si realizza (almeno il 30% di un genere nel CdA?) .... rientra fra i criteri discrezionali a disposizione dell'Ente
In realtà vorrei costruire tutto il procedimento meglio e bene.
E’ compatibile indicare che il procedimento va concluso entro 180 giorni
e sarà ammessa una sola proroga, per integrazione documentale, la quale sospende il decorso del termine?
I casi di inammissibilità della domanda vanno individuati in maniera preventiva?
In realtà vorrei costruire tutto il procedimento meglio e bene.
E’ compatibile indicare che il procedimento va concluso entro 180 giorni
[color=red]A nostro avviso 180 giorni sono SPROPOSITATI per una iscrizione in un albo dove devo solo verificare requisiti (al 99% autocertificati).
Suggeriamo di prevedere non più di 30 giorni ... rimettendo tutto a verifiche successive di autocertificazioni con eventuale cancellazione.
In 180 giorni si aggiudicano appalti oltre la soglia comunitaria!
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e sarà ammessa una sola proroga, per integrazione documentale, la quale sospende il decorso del termine?
[color=red]Questo ok, va da sè ma vedi sopra[/color]
I casi di inammissibilità della domanda vanno individuati in maniera preventiva?
[color=red]Certo ... e ricorda che sono solo aspetti FORMALI (mancanza di firma digitale, pec, ecc...).
Un conto è l'inammissibilità (vizio formale) che non preclude la ripresentazione, altro è il rigetto (mancanza requisiti sostanziali)[/color]