Buonasera a tutti,
Vorrei chiedere un vostro parere in relazione al mio caso.
Premetto che ho telefonato più volte l'INPS e parlato con diversi patronati ma nessuno mi ha dato una risposta chiara.
Ho una partita IVA da dicembre 2014 come ingegnere, attività che non ho mai sviluppato a tempo pieno in quanto all'epoca avevo un contratto a progetto (anno 2014 e 2015). Da dicembre 2015 a novembre 2018 ho avuto un contratto a termine, come "impiegato", che non mi è stato rinnovato, pertanto ho fatto domanda di Naspi.
Adesso vorrei chiedere la liquidazione anticipata per dedicarmi a tempo pieno alla libera professione, appunto come ingegnere. Secondo voi ne ho diritto? poichè non è chiaro se per partite IVA pregresse sia concesso questa modalità di "finanziamento". Le circolari INPS parlano genericamente che "la domanda va presentata entro 30gg dalla data di apertura della p.IVA o dalla presentazione della domanda di Naspi se la suddetta attività era preesistente" senza dare ulteriori dettagli.
Al momento in cui compilo il modulo per la liquidazione anticipata Naspi, alla domanda "data di inizio attività" inserisco quella di apertura della partita IVA, ma esce un messaggio di segnalazione in cui mi si dice che l'attività è antecedente di più di 60 giorni. Il sistema mi fa comunque proseguire ma prima di concludere e inviare la domanda vorrei essere certo di non fare sciocchezze e magari perdere anche la Naspi "ordinaria".
Ringrazio in anticipo chi mi saprà dare qualche delucidazione.
Marcello
Salve,
qui ci occupiamo prevalentemente degli aspetti amministrativi.
Il caso indicato è da commercialista o consulente del lavoro ... la consigliamo di farsi assistere da un professionista per evitare errori.