Data: 2012-04-22 18:27:00

Attività somministrazione alimenti e bevande all'aperto e temporanea

Un esercente attività di somminstrazione alimenti e bevante, titolare di regolare licenza per un ristorante, chiede di sapere se è possibile aprire un'attività di cottura e vendita di cibi all'aperto per il periodo estivo (da maggio a settembre), su terreno di sua proprietà diverso e distante da quello dove insiste il ristorante. Premesso che il soggetto richiedente ha i requisiti professionali necessari, e che comunque vanno rispettate chiaramente sia tutte le procedure HACCP che i requisiti applicabili alle strutture mobili e/o temporanee (quali padiglioni, chioschi di vendita, banchi di vendita autotrasportati), di cui all'art. 3, allegato II del Reg. CE 852/2004, l'attività può essere autorizzata? Il SUAP deve entrare in merito o limitarsi a ricevere la DIA alimentare ai fini della registrazione e trasmetterla alla ASL (SIAN) competente? L'attività di preparazione e cottura dei cibi (carni alla brace) deve essere svolta necessariamente al coperto o può essere svolta anche all'aperto? Il richiedente afferma che tali attività sono regolarmente autorizzate in altre regioni d'Italia, ma nel Lazio, che io sappia, questa cosa mi risulta nuova.
Grazie a tutti.

riferimento id:4783

Data: 2012-04-23 04:47:36

Re:Attività somministrazione alimenti e bevande all'aperto e temporanea

Allora. L'attività in questione se svolta su aree private può rientrare:
1) nel commercio in sede fissa (qualora non vi sia somministrazione assistita)
2) nella somministrazione se vi sono attrezzature per il consumo sul posto ED ANCHE il servizio assistito di somministrazione.

In entrambi i casi il problema NON è igienico-sanitario (nel senso che spetta all'interessato assicurarsi del rispetto delle misure igieniche ai sensi del regolamento ce 852/2004) ma fondamentalmente urbanistico-edilizio.
Infatti niente vieta che vi sia una attività all'aperto sia per la preparazione che per i servizi connessi (cassa ecc....). Tuttavia se l'attività ha carattere stabile (anche se temporaneo o stagionale) occorre verificare il rispetto della destinazione d'uso che, non necessariamente deve essere commerciale, ma che comunque deve essere compatibile con l'area.

Il fatto che il soggetto sia titolare di ristorante è irrilevante (rileva solo ai fini dell'eventuale requisito professionale).

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