Un cittadino ha intenzione di utilizzare una parte del suo immobile a casa vacanze o affittacamente o B&B o altra formula di attività ricettiva.
Ha manifestato però una criticità dovuta al fatto che una parte dell'immobile ampliato è oggetto di accertamenti da parte dell'ufficio tecnico
i quali sono ancora pendenti per cui vorrebbe escluderla dal discorso ricettivo. I locali autorizzati e quelli in accertamento sono comunicanti tra loro. E' possibile avviare, con scia, un'attività ricettiva su una parte di immobile, escludendo l'altra in accertamento? In che modo? Qual è il miglior modulo "autorizzatorio" sia per il cittadino che per il funzionario in modo che tutto si svolga nella legittimità degli atti? Il classamento dell'immobile è A3 su area agricola. La parte sicuramente autorizzata dal punto di vista edilizio si compone di due vani e un bagno.
Una unità immobiliare non è separabile sotto il profilo amministrativo e un eventuale accertamento riguarda sempre e comunque tutta l'unità immobiliare anche se le contestazioni si appuntano su una parte di essa (es. se il bagno di una struttura non è a norma TUTTA LA STRUTTURA non è a norma).
Ciò premesso, il fatto che vi sia un accertamento NON RENDE illegittimo di per se stesso lo stato dei luoghi e quindi l'interessato ben può avviare l'attività se ritiene che detto accertamento darà esito negativo e sia in grado di dichiarare la legittimità dello stato dei luoghi.
In questi casi suggerisco, a tutela dell'interessato e del Comune, che l'interessato presenti SCIA per avvio dell'attività indicando nelle NOTE del modello e nella planimetria allegata le aree oggetto di accertamento ed indicando la tipologia di accertamenti in corso così da evitare contestazioni di false dichiarazioni e, nello stesso tempo, poter avviare regolarmente l'attività.
Nel caso però riuscisse a separare fisicamente i due locali, accatastandoli con due sub differenti dovrebbe aver risolto il problema. E' corretto?
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Nel caso però riuscisse a separare fisicamente i due locali, accatastandoli con due sub differenti dovrebbe aver risolto il problema. E' corretto?
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Non basta la separazione fisica e l'accatastamento ma occorre anche il rispetto dei requisiti minimi di abitabilità che dovrà dichiarare nell'ambito della relativa procedura edilizia. Ogni unità dovrà avere i requisiti della civile abitazione.
A quel punto potrà utilizzare i due appartamenti distintamente