Salve,
un mio cliente ha preso in affitto un locale dove ha avviato un'attività di somministrazione alimenti e bevande. Successivamente ha anche ottenuto la concessione del suolo pubblico antistante il locale per collocare tavoli e sedie.
A seguito di un controllo della polizia municipale viene accertata una non conformità urbanistica dei locali rispetto all'ultimo titolo edilizio rilasciato. Viene emessa un'ordinanza di ripristino dei luoghi a carico dei proprietari e del gestore. Nelle more il gestore, mio cliente, dimostra di essere estraneo alla vicenda in quando le opere abusive sono state realizzate dai proprietari. Chiaramente il procedimento continua a carico dei proprietari che hanno bloccato gli effetti dell'ordinanza avviando una pratica di sanatoria con il proprio tecnico.
Nel frattempo il mio cliente ha avuto necessita di richiedere un ampliamento temporaneo (per due giorni) del suolo pubblico in concessione.
L'ufficio preposto, in maniera informale, lo informa che non potrà rilasciare tale utorizzazione finché non si concluderà la procedura di regolarizzazione del locale.
E' regolare tale comportamento, considerato che finora il mio cliente non ha ricevuto nessuna sospensione dell'attività, né tantomeno la revoca della concessione di suolo già ottenuta?
Salve,
un mio cliente ha preso in affitto un locale dove ha avviato un'attività di somministrazione alimenti e bevande. Successivamente ha anche ottenuto la concessione del suolo pubblico antistante il locale per collocare tavoli e sedie.
A seguito di un controllo della polizia municipale viene accertata una non conformità urbanistica dei locali rispetto all'ultimo titolo edilizio rilasciato. Viene emessa un'ordinanza di ripristino dei luoghi a carico dei proprietari e del gestore. Nelle more il gestore, mio cliente, dimostra di essere estraneo alla vicenda in quando le opere abusive sono state realizzate dai proprietari. Chiaramente il procedimento continua a carico dei proprietari che hanno bloccato gli effetti dell'ordinanza avviando una pratica di sanatoria con il proprio tecnico.
Nel frattempo il mio cliente ha avuto necessita di richiedere un ampliamento temporaneo (per due giorni) del suolo pubblico in concessione.
L'ufficio preposto, in maniera informale, lo informa che non potrà rilasciare tale utorizzazione finché non si concluderà la procedura di regolarizzazione del locale.
E' regolare tale comportamento, considerato che finora il mio cliente non ha ricevuto nessuna sospensione dell'attività, né tantomeno la revoca della concessione di suolo già ottenuta?
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La procedura di concessione del suolo pubblico, IN VIA DI PRINCIPIO, non ha alcuna attinenza con quella di regolarizzazione.
SALVO il caso (ma non credo sia questa la fattispecie) in cui il regolamento comunale sul suolo pubblico preveda una incompatibilità del richiedente in caso di irregolarità dei locali, la concessione va VALUTATA (Non è detto rilasciata, ma valutata) a prescindere dalla sanatoria.
Peraltro la DOMANDA DI SANATORIA rende comunque procedibile l'istanza.
FATEVI SENTIRE!
Salve,
un mio cliente ha preso in affitto un locale dove ha avviato un'attività di somministrazione alimenti e bevande. Successivamente ha anche ottenuto la concessione del suolo pubblico antistante il locale per collocare tavoli e sedie.
A seguito di un controllo della polizia municipale viene accertata una non conformità urbanistica dei locali rispetto all'ultimo titolo edilizio rilasciato. Viene emessa un'ordinanza di ripristino dei luoghi a carico dei proprietari e del gestore. Nelle more il gestore, mio cliente, dimostra di essere estraneo alla vicenda in quando le opere abusive sono state realizzate dai proprietari. Chiaramente il procedimento continua a carico dei proprietari che hanno bloccato gli effetti dell'ordinanza avviando una pratica di sanatoria con il proprio tecnico.
Nel frattempo il mio cliente ha avuto necessita di richiedere un ampliamento temporaneo (per due giorni) del suolo pubblico in concessione.
L'ufficio preposto, in maniera informale, lo informa che non potrà rilasciare tale utorizzazione finché non si concluderà la procedura di regolarizzazione del locale.
E' regolare tale comportamento, considerato che finora il mio cliente non ha ricevuto nessuna sospensione dell'attività, né tantomeno la revoca della concessione di suolo già ottenuta?
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La procedura di concessione del suolo pubblico, IN VIA DI PRINCIPIO, non ha alcuna attinenza con quella di regolarizzazione.
SALVO il caso (ma non credo sia questa la fattispecie) in cui il regolamento comunale sul suolo pubblico preveda una incompatibilità del richiedente in caso di irregolarità dei locali, la concessione va VALUTATA (Non è detto rilasciata, ma valutata) a prescindere dalla sanatoria.
Peraltro la DOMANDA DI SANATORIA rende comunque procedibile l'istanza.
FATEVI SENTIRE!
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Ci siamo fatti "sentire" e la situazione si è sbloccata subito. ;)
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Guardiamo il BICCHIERE MEZZO PIENO: facendo valere i propri diritti l'Amministrazione è disposta a modificare le proprie decisioni senza costringere l'interessato a ricorsi amministrativi o alla rinuncia ai propri interessi
BICCHIERE MEZZO VUOTO: per ottenere i propri diritti occorre insistere.
Diciamo che questa vicenda la possiamo vedere da entrambi i lati.