Salve, vorrei una vostra opinione.
Un'estetista artigiana (A) , titolare di un centro estetico, intende, in contemporanea alla propria e tipica attività (per la quale è in possesso di regolare autorizzazione comunale) :
1. concedere in affitto, dietro corresponsione di canone mensile, una cabina ad un massaggiatore olistico specializzato il quale abbia diretti rapporti con la clientela; in sostanza emetta il conduttore le proprie ricevute fiscali;
2. concedere l'uso di un macchinario specifico, oltre all'apposita cabina, dietro corresponsione di apposito corrispettivo, ad altra estetista, la quale abbia diretti rapporti con la clientela; in sostanza emetta l'utilizzatrice le proprie ricevute fiscali;
L'estetista (A) in sostanza continuerà a svolgere la propria attività in contemporanea ed in modo autonomo alle due sopra dette fattispecie.
Quali eventuali autorizzazioni amministrative servono ? Chi deve attivarsi, l'estetista (A) o il massaggiatore e/o l'utilizzatore ?
Sperando di essere stato chiaro ringrazio in anticipo
Mi pare il classico caso di "affitto di cabina". Nelle attività artigianali di acconciatura ed estetica è una prassi frequente. Tendenzialmente la fattispecie riguarda, ad esempio, un'estetista che affitta una postazione ad un'altra estetista. La legge non disciplina in modo specifico l'affitto di poltrona ma è chiaro che se l'affittuario esercita l'attività in modo autonomo (quindi non è riconducibile ad un rapporto subordinato con il dante causa) allora deve presentare una SCIA per l'esercizio dell'attività indicando i requisiti morali e professionali necessari. Taluni comuni (vedi Milano) vogliono una dichiarazione congiunta da parte di entrambe le parti.
Relativamente ai massaggi olistici, essendo una disciplina del benessere di libero esercizio, il problema è solo di natura privatistica dato che non sono previste procedure abilitative da inviare/richiedere al SUAP
Vedi una fra le tante guide sul tema:
http://www.cnapadova.it/public/allegati/2016/195-guida_affitto_poltrona_cabina.pdf