Appalti pubblici e prodotti equivalenti, l'amministrazione deve esigere già nell'offerta la prova dell’equivalenza
Quando le specifiche tecniche dell’appalto fanno riferimento a un marchio, a un’origine o a una produzione specifica - possibilità che rappresenta un'eccezione - l’ente aggiudicatore deve esigere che l’offerente fornisca, già nella sua offerta, la prova dell’equivalenza dei prodotti che propone rispetto a quelli definiti nelle citate specifiche tecniche. Lo ha affermato la Corte di Giustizia dell'Unione europea, con la sentenza del CGUE, sentenza VAR, ATM c/ IVECO Orecchia del 12 luglio 2018 (causa C-14/17). La pronuncia è stata resa nel contesto di una controversia che vede opposti dinanzi al Consiglio di Stato, da una parte, la VAR Srl e l’Azienda Trasporti Milanesi SpA (ATM) e, dall’altra, l’Iveco Orecchia SpA, in merito all’aggiudicazione di un appalto di fornitura di ricambi originali o equivalenti per vetture autofiloviarie di produzione IVECO.
[color=red][b]Corte di giustizia UE, sentenza 12 luglio 2018 (C-14/17) [/b][/color]
http://www.quotidianogiuridico.it/documents/2018/07/24/appalti-pubblici-e-prodotti-equivalenti-l-amministrazione-deve-esigere-gia-nell-offerta-la-prova-dell-equivalenza
https://www.eius.it/giurisprudenza/2018/394