Buongiorno,
una farmacia, su richiesta dell'ispettore ATS, dovrebbe presentare pratica per avvio attività "servizi alla persona e telemedicina" (in sostanza: misurazione pressione,, holter ecc).
Che pratica occorre presentare?
Grazie
Luca
Da Wikipedia "La telemedicina è l'insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono la cura di un paziente a distanza o più in generale di fornire servizi sanitari a distanza".
Mi sembra una richiesta pretestuosa e non dovuta:
1) Le attività mediche non sono soggette a SCIA al SUAP ma a notifica da effettuare tramite il sistema informatico della Regione
2) Le attività di servizio alla persona nell'ambito di un esercizio farmaceutico (es. misurazione della pressione o del diabete) sono attività libere, a maggior ragione se effettuate da una figura professionale come il farmacista presso una struttura soggetta a sorveglianza sanitaria
Per quanto premesso è necessario stabilire esattamente quali servizi svolge la farmacia oltre a vendere i medicinali ed in ogni caso di certa carta non se ne fa niente nessuno e tanto meno l'ATS.
L'ispettore dell'ATS, nel verbale di ispezione, deve menzionare le esatte disposizioni normative che necessitano degli adempimenti richiesti perché nessuno si può inventare un procedimento.
Buongiorno,
una farmacia, su richiesta dell'ispettore ATS, dovrebbe presentare pratica per avvio attività "servizi alla persona e telemedicina" (in sostanza: misurazione pressione,, holter ecc).
Che pratica occorre presentare?
Grazie
Luca
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La telemedicina è uno degli ambiti sviluppati negli ultimi anni da quando la Intesa siglata tra Governo e Regioni il 20 febbraio 2014 (http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_042884_csr%2020%20febbraio.pdf) ne ha valorizzato il ruolo.
Le Linee di indirizzo nazionali sulla Telemedicina (http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=2129) definiscono quando e come è possibile svolgere attività di telemedicina da parte di strutture sanitarie, professionisti e farmacie.
Trattandosi di una "estensione" o meglio "precisazione" di attività esistenti non sono previste SCIA o specifici adempimenti.
SUGGERIREI la comunicazione volontaria (da inviare ad ATS e Regione) ... ma formalmente non è nè autorizzazione nè scia.
Se, per ipotesi, la farmacia eseguisse anche prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell’ambito dell’autocontrollo, si suggerisce di prendere visione delle disposizioni “INDIRIZZI TECNICI - REQUISITI IGIENICO SANITARI LOCALI FARMACIE”.
https://www.ats-brescia.it/media/documenti/cure_primarie/anno%202017/farmacisti/strumenti/Indirizzi_tecnici_RL.pdf
Si suggerisce comunque attenta lettura del Decreto 16 dicembre 2010, “Disciplina dei limiti e delle condizioni delle prestazioni analitiche di prima istanza, rientranti nell'ambito dell'autocontrollo ai sensi dell'articolo 1, comma 2, lettera e) e per le indicazioni tecniche relative ai dispositivi strumentali ai sensi dell'articolo 1, comma 2, lettera d) del decreto legislativo n. 153 del 2009” (G.U. Serie Generale , n. 57 del 10 marzo 2011).
Il Dm è visibile qui:
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=37427&completo=true