Buongiorno, vi pongo un quesito che sta mettendo il Servizio Tecnico e il Suap in seria difficoltà.
Sul territorio è presente un'area feste privata in cui da decenni si svolgono manifestazioni temporanee estive con spettacoli e somministrazione.
L'area all'aperto, in cui sono presenti anche strutture fisse in cui avviene l'attività temporanea di somministrazione (ci sono di fatto le cucine) è in possesso di un certificato di agibilità rilasciato nel 2011.
Un Consigliere comunale ha fatto due richieste/segnalazioni al nostro Ufficio Tecnico:
- nella prima segnala che la struttura risulta accatastata come C2 (Magazzini e locali di deposito) che risulterebbe incompatibile con le reali attività di cucina/somministrazione durante le feste
- nella seconda segnala potenziali abusi edilizi legati alla pista da ballo e all'entrata dell'area.
Per quanto riguarda la prima richiesta, stante il fatto che le manifestazioni temporanee si svolgono per circa 15 giorni spalmati in un anno, è effettivamente necessario che l'accatastamento delle strutture sia diverso dal C2? E' vincolante al fine del rilascio dell'autorizzazione per le feste? Tra l'altro, valutando le categorie catastali, è altamente difficile trovare un tipo di accatastamento che possa avvicinarsi alla reale attività svolta (cioè area feste con manifestazioni temporanee)
Per quanto riguarda la seconda richiesta, l'Ufficio Tecnico ha valutato che in effetti la pista e un pezzo di muretto di entrata risultino di fatto abusive, oltre ad altri piccoli interventi da sanare.
La rilevazione dell'abuso va ad inficiare la possibilità di autorizzare la manifestazione per cui ci è appena giunta richiesta? Oppure il procedimento relativo all'autorizzazione della manifestazione deve valutare esclusivamente questioni legate alla sicurezza e lasciare che l'iter relativo all'abuso edilizio segua la propria strada?
In soldoni: la manifestazione a questo punto va vietata?
Grazie.
Emiliano
A monte va verificata la destinazione urbanistica dell'area privata.
Quanto meno tra le destinazioni compatibili dovrebbero esserci le attrezzature di interesse collettivo, sportivo, ricreativo ecc.
Le strutture fisse devono essere realizzate previo possesso di titolo edilizio e di agibilità.
Per quanto riguarda la prima richiesta, stante il fatto che le manifestazioni temporanee si svolgono per circa 15 giorni spalmati in un anno, è effettivamente necessario che l'accatastamento delle strutture sia diverso dal C2? E' vincolante al fine del rilascio dell'autorizzazione per le feste? Tra l'altro, valutando le categorie catastali, è altamente difficile trovare un tipo di accatastamento che possa avvicinarsi alla reale attività svolta (cioè area feste con manifestazioni temporanee)
[color=red]Le categorie catastali sono IRRILEVANTI ai fini edilizi e di polizia amministrativa .... è un problema dell'interessato e del catasto
L'uso occasionale rende ancor più irrilevante l'accatastamento.
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Per quanto riguarda la seconda richiesta, l'Ufficio Tecnico ha valutato che in effetti la pista e un pezzo di muretto di entrata risultino di fatto abusive, oltre ad altri piccoli interventi da sanare.
La rilevazione dell'abuso va ad inficiare la possibilità di autorizzare la manifestazione per cui ci è appena giunta richiesta?
[color=red]No, anche eventuali abusi edilizi non inficiano l'autorizzazione di P.S.
Ovviamente rendono doverosa l'attivazione delle procedure edilizie di contestazione, sanzione ed eventuale sanatoria[/color]
Oppure il procedimento relativo all'autorizzazione della manifestazione deve valutare esclusivamente questioni legate alla sicurezza e lasciare che l'iter relativo all'abuso edilizio segua la propria strada?
[color=red]La seconda[/color]
In soldoni: la manifestazione a questo punto va vietata?
[color=red]NO[/color]
Scusate se intervengo in questo topic, ma vorrei togliermi alcuni dubbi.
Nel senso: è vero che il procedimento edilizio si può considerare svincolato dalle procedure autorizzatorie dell'attività di spettacolo, tuttavia considerato che il pubblico spettacolo si svolge fra l'altro su una pista abusiva, non sussistono problematiche legate alla sicurezza degli utenti che fruiscono della pista ? Il luogo i svolgimento dell'evento non soggiace alle verifiche della C.C.V.L.P.S. ?
In base a quanto scritto da Emiliano non è in discussione la sicurezza dei luoghi, ma solo la mancanza dei “titoli” edilizi. Per cui l’UTC attiverà i procedimenti indicati da Simone.
La Commissione è chiamata in causa solo se il pubblico spettacolo prevede uno stazionamento di pubblico superiore alle 200 persone.
Scusate se intervengo in questo topic, ma vorrei togliermi alcuni dubbi.
Nel senso: è vero che il procedimento edilizio si può considerare svincolato dalle procedure autorizzatorie dell'attività di spettacolo, tuttavia considerato che il pubblico spettacolo si svolge fra l'altro su una pista abusiva, non sussistono problematiche legate alla sicurezza degli utenti che fruiscono della pista ? Il luogo i svolgimento dell'evento non soggiace alle verifiche della C.C.V.L.P.S. ?
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ABUSIVO non significa INSICURO ... significa solo che è stato realizzato senza un titolo ex ante. peraltro lo stato di abusivitià potrebbe essere contestato e quindi fino a sentenza definitiva si ha solo una "presunzione".
Ma se la struttura ha i requisiti, anche se senza titoli ... non vi sono ostacoli sotto il profilo amministrativo.
Così come, in altro settore, se realizzo una cucina abusiva ma igienicamente idonea ... non me la fai chiudere in base al regolamento 852/2004 ... ma solo attraverso gli strumenti edilizi!
Scusate se intervengo in questo topic, ma vorrei togliermi alcuni dubbi.
Nel senso: è vero che il procedimento edilizio si può considerare svincolato dalle procedure autorizzatorie dell'attività di spettacolo, tuttavia considerato che il pubblico spettacolo si svolge fra l'altro su una pista abusiva, non sussistono problematiche legate alla sicurezza degli utenti che fruiscono della pista ? Il luogo i svolgimento dell'evento non soggiace alle verifiche della C.C.V.L.P.S. ?
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ABUSIVO non significa INSICURO ... significa solo che è stato realizzato senza un titolo ex ante. peraltro lo stato di abusivitià potrebbe essere contestato e quindi fino a sentenza definitiva si ha solo una "presunzione".
Ma se la struttura ha i requisiti, anche se senza titoli ... non vi sono ostacoli sotto il profilo amministrativo.
Così come, in altro settore, se realizzo una cucina abusiva ma igienicamente idonea ... non me la fai chiudere in base al regolamento 852/2004 ... ma solo attraverso gli strumenti edilizi!
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Sempre utilissimi e chiari. Vi chiedo però una cosa: esiste qualche sentenza, norma o indirizzo che io possa citare nell'eventuale autorizzazione a sostegno della posizione che scinde il procedimento di p.s. da quello dell'abuso edilizio?
Il suddetto consigliere (di minoranza) è palesemente sul piede di guerra, per motivi personali e politici contro gli amministratori in carica, ma in questo modo la patata bollente e le lotte finiranno sul sottoscritto che dovrà rilasciare l'autorizzazione. Vorrei essere giuridicamente impeccabile e inattaccabile, perchè so già che lui procederà anche con esposti o con azioni pesanti.
Grazie.
Purtroppo (o per fortuna) su questi temi non si forma giurisprudenza ... il ricorso non conviene e la decisione arriverebbe ben dopo lo svolgimento dell'evento.
Vale però il principio generale dell'ECCESSO DI POTERE. Ogni potere amministrativo è dato per uno scopo specifico e non può essere "deviato" per tutelare altri interessi.
La manifestazione soggetta al TULPS deve verificare l'esistenza di detti requisiti. La normativa edilizia si occupa degli immobili.
[i]Sul territorio è presente un'area feste privata in cui da decenni si svolgono manifestazioni temporanee estive con spettacoli e somministrazione.
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Il problema non è l'evento temporaneo in se ma la messa a disposizione da parte di un privato in maniera ricorrente di un'area specificamente attrezzata per manifestazioni, anche con strutture non agibili, in quanto prive di titolo, sotto il profilo urbanistico.
La questione urbanistica non si risolve "due giorni prima" di una manifestazione temporanea che magari si è consolidata nel tempo nelle stesse condizioni e correttamente quest'ultima deve essere valutata esclusivamente ai sensi del TULPS.
Il SUAP segnalerà al SUE la necessità di avviare un procedimento amministrativo nei confronti della proprietà, finalizzato alla conformazione urbanistico e/o edilizia, qualora lo strumento urbanistico lo consenta, diversamente ne dovrà inibirne l'utilizzo.
Il consigliere comunale si metta l'animo in pace e si tenga per se la patata bollente almeno fino al termine del procedimento, comprensivo dei tempi di eventuali ricorsi.