Buona sera
Servirebbe un Vs parere circa il seguente evento.
Presso un esercizio commerciale , localizzato all'interno di un centro commerciale , è in corso a una vendita promozionale di articoli per la casa.
All'ingresso del negozio sono posti cartelli pubblicitari di dimensione 3 metri x 1 metro con la scritta "TUTTO A META' PREZZO alla cassa"
All'interno del negozio , su cartelli di dimensione 50X50 cm viene riprodotto lo stesso messaggio "TUTTO A META' PREZZO alla cassa" con l'aggiunta che la promozione è limitata ad una parte degli articoli posti in vendita , identificati con un particolare contrassegno colorato.
La dimensione dei caratteri della scritta di questa ultima nota è 10 volte più piccola rispetto al " "TUTTO A META' PREZZO alla cassa"
Appare evidente l'intento di attrarre i potenziali clienti verso il negozio con un informazione parziale.
A Vs parere tale forma di pubblicità è corretta ??
Ringrazio e saluto cordialmente
L'art. 117 della L.R. 02/02/2010, n. 6 dispone in materia di "Informazione e tutela del consumatore" relativamente al Capo II - Vendite straordinarie.
In particolare evidenzio i commi 4 e 9.
Le sanzioni sono determinate dal successivo art. 118 "Sanzioni per le violazioni della disciplina delle vendite straordinarie" che dispone che "[i]Le violazioni delle disposizioni di cui al presente capo sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 euro a 3.000 euro[/i]".
***********************************
L.R. 02/02/2010, n. 6
Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere.
Art. 117
Informazione e tutela del consumatore.
1. Nelle vendite straordinarie è esposto obbligatoriamente il prezzo normale di vendita iniziale e lo sconto o il ribasso espresso in percentuale.
2. È facoltà del venditore indicare anche il prezzo di vendita praticato a seguito dello sconto o ribasso, nel rispetto dei commi 6 e 7.
3. È vietato all'operatore commerciale indicare prezzi ulteriori e diversi rispetto a quanto previsto dai commi 1 e 2.
[b]4. I messaggi pubblicitari relativi alle vendite straordinarie devono essere presentati, anche graficamente, in modo non ingannevole per il consumatore.[/b]
5. Tutte le comunicazioni pubblicitarie relative alle vendite straordinarie devono contenere gli estremi delle comunicazioni al comune quando previste dal presente capo.
6. Tutte le comunicazioni pubblicitarie relative alle vendite straordinarie devono indicare la durata esatta della vendita stessa.
7. L'operatore commerciale ha l'obbligo di fornire informazioni veritiere relativamente agli sconti o ai ribassi praticati, tanto nelle comunicazioni pubblicitarie, quanto nella indicazione dei prezzi nei locali di vendita.
8. L'operatore commerciale deve essere in grado di dimostrare la veridicità delle informazioni fornite agli organi di controllo.
[b]9. Le merci oggetto delle vendite straordinarie devono essere fisicamente separate in modo chiaro e inequivoco da quelle eventualmente poste in vendita alle condizioni ordinarie. Qualora la separazione non sia possibile, l'operatore commerciale deve indicare, con cartelli o altri mezzi idonei, le merci che non sono oggetto delle vendite straordinarie, sempre che ciò possa essere fatto in modo inequivoco e non ingannevole per il consumatore. In caso contrario, non possono essere poste in vendita merci a condizioni ordinarie.[/b]
10. Le merci oggetto delle vendite straordinarie devono essere vendute ai compratori secondo l'ordine cronologico delle richieste, senza limitazioni di quantità e senza abbinamenti con altre merci, fino all'esaurimento delle scorte. A tal fine i quantitativi disponibili delle predette merci devono essere comunicati al comune contestualmente alle altre comunicazioni sopra previste.
11. L'eventuale esaurimento delle scorte di taluni prodotti deve essere portato a conoscenza del pubblico con avviso ben visibile.
12. Nel corso di vendite straordinarie il rivenditore è comunque tenuto a sostituire i prodotti difettosi o a rimborsarne il prezzo pagato.
13. Nelle vendite straordinarie di cui al presente capo è vietato l'uso della dizione «Vendite fallimentari» come pure ogni riferimento a fallimenti, procedure esecutive, individuali o concorsuali, e simili, anche come termine di paragone.