Data: 2018-07-05 11:24:24

affidamento in concessione impianti sportivi - caso particolare

Il Comune deve procedere a breve a riaffidare in concessione pluriennale la gestione di alcuni impianti sportivi, con procedura a evidenza pubblica ex D. Lgs. 50/2016, suddivisa in lotti funzionali,  e secondo quanto previsto dalla LR 21/2015.  I vigenti contratti di concessione scadono fra due mesi e sono già stati prorogati per alcuni mesi rispetto alla scadenza originaria, sussistendone i presupposti.
In uno di questi impianti (Stadio) è in corso, da parte dell'Ente, la programmazione di una serie di necessari interventi di manutenzione straordinaria di un certo rilievo, anche conseguenti agli esiti di verifiche statiche e sismiche, da realizzarsi e concludersi auspicabilmente entro la prossima estate.
Tali interventi non obbligheranno alla chiusura totale dell'impianto, ma sicuramente ne limiteranno l'attività, in particolare quella agonistica, e richiederanno la sospensione delle attività sportive in alcuni periodi dell’anno.  Inoltre, risulta al momento difficile determinare l’incremento di valore che l’impianto sportivo subirà al termine dei lavori di manutenzione e che influirà sull’importo del canone di concessione da applicare e, in generale, sul piano economico finanziario di gestione della struttura.
Ci chiediamo pertanto se, per questo singolo impianto, con le dovute motivazioni, si possa optare per un affidamento diretto della gestione alla società concessionaria uscente, per un breve periodo coincidente con l’anno sportivo (settembre-giugno), per poi procedere a un affidamento pluriennale con gara una volta completata la ristrutturazione. 
Il ricorso ad affidamento diretto permetterebbe, diversamente da una ulteriore proroga del vigente contratto (che peraltro, essendo già in regime di proroga, crediamo non sarebbe corretto prolungare ulteriormente), una ridefinizione degli elementi contrattuali sostanziali che, vista la ridotta potenzialità temporanea dell’impianto, riterremmo necessaria.
L'affidamento avrebbe un valore di gran lunga inferiore ai 40.000 euro, ma i nostri dubbi riguardano in particolare:

- se si possa procedere a un affidamento diretto anche di contratti di concessione,  o se l'art. 36 del Codice sia applicabile soltanto ai contratti di appalto, e non alle concessioni;

- se si possa derogare, per questo specifico caso e tenendo conto della brevità del periodo contrattuale e di una presunta “scarsa appetibilità” per il mercato, alla normativa di riferimento per l’affidamento in gestione degli impianti sportivi che prevede, come criterio generale, l’utilizzo dell’avviso pubblico (art. 15 LR 21/2015).

Grazie per il supporto,
Chiara

riferimento id:45677

Data: 2018-07-05 12:03:39

Re:affidamento in concessione impianti sportivi - caso particolare


Il Comune deve procedere a breve a riaffidare in concessione pluriennale la gestione di alcuni impianti sportivi, con procedura a evidenza pubblica ex D. Lgs. 50/2016, suddivisa in lotti funzionali,  e secondo quanto previsto dalla LR 21/2015.  I vigenti contratti di concessione scadono fra due mesi e sono già stati prorogati per alcuni mesi rispetto alla scadenza originaria, sussistendone i presupposti.
In uno di questi impianti (Stadio) è in corso, da parte dell'Ente, la programmazione di una serie di necessari interventi di manutenzione straordinaria di un certo rilievo, anche conseguenti agli esiti di verifiche statiche e sismiche, da realizzarsi e concludersi auspicabilmente entro la prossima estate.
Tali interventi non obbligheranno alla chiusura totale dell'impianto, ma sicuramente ne limiteranno l'attività, in particolare quella agonistica, e richiederanno la sospensione delle attività sportive in alcuni periodi dell’anno.  Inoltre, risulta al momento difficile determinare l’incremento di valore che l’impianto sportivo subirà al termine dei lavori di manutenzione e che influirà sull’importo del canone di concessione da applicare e, in generale, sul piano economico finanziario di gestione della struttura.
Ci chiediamo pertanto se, per questo singolo impianto, con le dovute motivazioni, si possa optare per un affidamento diretto della gestione alla società concessionaria uscente, per un breve periodo coincidente con l’anno sportivo (settembre-giugno), per poi procedere a un affidamento pluriennale con gara una volta completata la ristrutturazione. 
Il ricorso ad affidamento diretto permetterebbe, diversamente da una ulteriore proroga del vigente contratto (che peraltro, essendo già in regime di proroga, crediamo non sarebbe corretto prolungare ulteriormente), una ridefinizione degli elementi contrattuali sostanziali che, vista la ridotta potenzialità temporanea dell’impianto, riterremmo necessaria.
L'affidamento avrebbe un valore di gran lunga inferiore ai 40.000 euro, ma i nostri dubbi riguardano in particolare:

- se si possa procedere a un affidamento diretto anche di contratti di concessione,  o se l'art. 36 del Codice sia applicabile soltanto ai contratti di appalto, e non alle concessioni;

- se si possa derogare, per questo specifico caso e tenendo conto della brevità del periodo contrattuale e di una presunta “scarsa appetibilità” per il mercato, alla normativa di riferimento per l’affidamento in gestione degli impianti sportivi che prevede, come criterio generale, l’utilizzo dell’avviso pubblico (art. 15 LR 21/2015).

Grazie per il supporto,
Chiara
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SUGGERIMENTO PRATICO: fai un avviso di manifestazione di interesse tenendolo aperto 15 giorni dove chiedi se c'è qualcuno interessato a gestire per 1 anno al prezzo x il citato servizio.
Se ti risponde solo l'attuale gestore ... affidi ... altrimenti ... non puoi che adottare altre soluzioni.

SCONSIGLIO di dichiarare d'ufficio la scarsa appetabbilità

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