Una attività di somministrazione passa dalla denominazione "XXX DI TIZIO E CAIO [b]SNC[/b]" a "XXX DI TIZIO E SEMPRONIO [b]SNC[/b]".
Praticamente esce un socio e ne entra un altro, conseguentemente cambia la denominazione...
1) Secondo me, rimanendo nell'ambito della stessa forma societaria, non deve comunicare nulla al Suap. Al limite comunicazione volontaria... E' così?
2) Vale lo stesso discorso per la AUSL? Mi sembra che la notifica sanitaria, giusto decreto 222/2016, non preveda comunicazioni per questo caso...
3) Se le ipotesi precedenti sono errate, trattasi quindi di subingresso?
Una attività di somministrazione passa dalla denominazione "XXX DI TIZIO E CAIO [b]SNC[/b]" a "XXX DI TIZIO E SEMPRONIO [b]SNC[/b]".
Praticamente esce un socio e ne entra un altro, conseguentemente cambia la denominazione...
1) Secondo me, rimanendo nell'ambito della stessa forma societaria, non deve comunicare nulla al Suap. Al limite comunicazione volontaria... E' così?
[color=red]CONFERMIAMO.
Sempre meglio abituarli a NON FARE NIENTE; neanche una comunicazione volontaria ... ma se ritengono di farla è così![/color]
2) Vale lo stesso discorso per la AUSL? Mi sembra che la notifica sanitaria, giusto decreto 222/2016, non preveda comunicazioni per questo caso...
[color=red]Anche ai fini sanitari vi è solo obbligo di INFORMARE per aggiornare la registrazione. Quindi un "obbligo" esiste ma ai soli fini della REGISTRAZIONE e non della notifica. Quindi la comunicazione può essere fatta anche direttamente alla ASL[/color]
3) Se le ipotesi precedenti sono errate, trattasi quindi di subingresso?
[color=red]Ipotesi precedente corretta![/color]