Buongiorno, per quanto riguarda la possibilità di consumo sul posto all'interno di un esercizio di vicinato (gastronomia con annesso laboratorio di preparazione cibi, oltre a prodotti alimentari in genere), mi confermate che la cosa sia ammissibile, come mi è parso di capire?
Se così fosse, con quali modalità potrebbe essere fatto? Nello specifico mi chiedo se:
1) è ammissibile solo il caso in cui il cliente, dopo aver comprato un prodotto, si fermi a consumarlo all'interno dei locali? nello specifico, il titolare vorrebbe poter anche dare in assaggio prodotti alimentari (formaggi e simili) e bicchieri di vino. Ciò è possibile solo come assaggio gratuito o anche come vendita vera e propria?
2) che tipo di stoviglie può mettere a disposizione dei clienti (in plastica usa e getta sia stoviglie che bicchieri o no?)
3) le sedute e i piani di appoggio non devono essere tra loro abbinabili?
Scusate le numerose domande, ma su questo caso pur avendo letto diverse risoluzioni mi sono rimasti parecchi dubbi.
Come sempre, grazie mille per l'aiuto.
Partiamo dalla NORMA:
D.L. 04/07/2006, n. 223 (come convertito dalla L. 4 agosto 2006, n. 248)
Art. 3. Regole di tutela della concorrenza nel settore della distribuzione commerciale
[i]...le attività commerciali, come individuate dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, e di somministrazione di alimenti e bevande sono svolte senza i seguenti limiti e prescrizioni:
f-bis) il divieto o l'ottenimento di autorizzazioni preventive per il consumo immediato dei prodotti di gastronomia presso l'esercizio di vicinato, utilizzando i locali e gli arredi dell'azienda con l'esclusione del servizio assistito di somministrazione e con l'osservanza delle prescrizioni igienico-sanitarie.[/i]
[quote]Buongiorno, per quanto riguarda la possibilità di consumo sul posto all'interno di un esercizio di vicinato (gastronomia con annesso laboratorio di preparazione cibi, oltre a prodotti alimentari in genere), mi confermate che la cosa sia ammissibile, come mi è parso di capire?[/quote]
Certamente
[quote]Se così fosse, con quali modalità potrebbe essere fatto? Nello specifico mi chiedo se:
1) è ammissibile solo il caso in cui il cliente, dopo aver comprato un prodotto, si fermi a consumarlo all'interno dei locali? nello specifico, il titolare vorrebbe poter anche dare in assaggio prodotti alimentari (formaggi e simili) e bicchieri di vino. Ciò è possibile solo come assaggio gratuito o anche come vendita vera e propria?
2) che tipo di stoviglie può mettere a disposizione dei clienti (in plastica usa e getta sia stoviglie che bicchieri o no?)
3) le sedute e i piani di appoggio non devono essere tra loro abbinabili?[/quote]
1) La CONDIZIONE è che NON ci sia IL SERVIZIO: si tratta infatti di SOMMINISTRAZIONE NON ASSISTITA dei prodotti venduti normalmente dalla gastronomia.
Nulla vieta di dare assaggi gratuiti (come tali sono fuori dalla norma del commercio/somministrazione).
Sul bicchiere di vino ci sono diverse interpretazioni: come avrai sicuramente già letto chi scrive su questo forum ritine e che la discriminante sia UNICAMENTE l'assenza di servizio.
2) Il MISE per anni ha sostenuto solo monouso e in plastica. Ultimamente si sta un poco ricredendo, anche perchè l'Euorpa ha iniziato una "battaglia" contro la plastica, visti i problemi che genera (inquinamento nella produzione, rifiuto spesso non riciclabile, inquinamento mari,..). Anche su questo tema da sempre siamo per l'uso di stoviglie a basso impatto ambientale.
3) A mio avviso non necessariamente. Ma anche su questo tema il MISE è spesso di diverso avviso.
La differenza tra una gastronomia che fa somministrazione non assistita e un PE sta nella forma del servizio (NON ASSISTITA), non nella tipologia di stoviglie e/o arredi. Ovviamente non deve essere snaturata la natura dell'attività.