Gentile Staff di Omniavis
nelle contrade sono sorti diversi agglomerati abitativi in zone omogenee E verde agricolo con strade vicinali che consentono l'accesso al mare. Nel tempo le case abusive sono state condonate o sanate, le concessioni rilasciate hanno tenuto conto della mancata urbanizzazione e quindi dell'assenza di rete idrica e fognaria (50%) sugli oneri di urbanizzazione. Una società codice ateco 36 vuole realizzare la rete idrica per servire le case del comprensorio. In forza di una licenza di attingimento la stessa vorrebbe erogare acqua dal pozzo per servire le zone indicate prima. La società chiede l'autorizzazione comunale alla realizzazione della rete idrica e la gestione del servizio idrico per quelle zone non servite dalla condotta comunale. Posto che anche nella Regione Sicilia si applica per effetto del rinvio dinamico operato con LR 12/2011 che ha recepito il dlgs 163/2001 poi abrogato dal Dlgs 50/2016, in materia di acque la realizzazione di una rete idrica può essere autorizzata senza variazione dello strumento urbanistico, tenuto conto della natura dell'intervento che interessa una vasta area? Ci sono nella realtà siciliana esperienze simili? Esiste un obbligo da parte del Comune di fornire acqua in assenza di rete idrica o alla realizzazione della rete se ha rilasciato la concessione in sanatoria o condono e questa con la fornitura di acqua mediante autobotte e fossa imhoff? La gestione del servizio deve seguire la procedura prevista dal procedimento per gli appalti pubblici? E se il pozzo insiste nel territorio del comune x, la sede legale della società fosse nel comune y e la sede operativa nel comune z fra provincie diverse, come si potrebbe distribuire la competenza territoriale?. Confido nella Vostra cortese risposta.
Gentile Staff di Omniavis
nelle contrade sono sorti diversi agglomerati abitativi in zone omogenee E verde agricolo con strade vicinali che consentono l'accesso al mare. Nel tempo le case abusive sono state condonate o sanate, le concessioni rilasciate hanno tenuto conto della mancata urbanizzazione e quindi dell'assenza di rete idrica e fognaria (50%) sugli oneri di urbanizzazione. Una società codice ateco 36 vuole realizzare la rete idrica per servire le case del comprensorio. In forza di una licenza di attingimento la stessa vorrebbe erogare acqua dal pozzo per servire le zone indicate prima. La società chiede l'autorizzazione comunale alla realizzazione della rete idrica e la gestione del servizio idrico per quelle zone non servite dalla condotta comunale. Posto che anche nella Regione Sicilia si applica per effetto del rinvio dinamico operato con LR 12/2011 che ha recepito il dlgs 163/2001 poi abrogato dal Dlgs 50/2016, in materia di acque la realizzazione di una rete idrica può essere autorizzata senza variazione dello strumento urbanistico, tenuto conto della natura dell'intervento che interessa una vasta area? Ci sono nella realtà siciliana esperienze simili? Esiste un obbligo da parte del Comune di fornire acqua in assenza di rete idrica o alla realizzazione della rete se ha rilasciato la concessione in sanatoria o condono e questa con la fornitura di acqua mediante autobotte e fossa imhoff? La gestione del servizio deve seguire la procedura prevista dal procedimento per gli appalti pubblici? E se il pozzo insiste nel territorio del comune x, la sede legale della società fosse nel comune y e la sede operativa nel comune z fra provincie diverse, come si potrebbe distribuire la competenza territoriale?. Confido nella Vostra cortese risposta.
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Salve
la questione andrebbe approfondita ma in linea di massima:
1) la concessione del servizio idrico rientra nella disciplina degli appalti
2) anac e giurisprudenza hanno approfondito problematiche https://www.google.it/search?q=concessione+servizio+idrico+privato&oq=concessione+servizio+idrico+privato&aqs=chrome..69i57.4919j0j7&sourceid=chrome&ie=UTF-8
3) la procedura la devono attivare tutti i Comuni interessati dal servizio, a prescindere dalla sede legale e/o operativa