Buongiorno,
una struttura ricettiva agrituristica, la quale Azienda ha la pruduzione nel nostro comune (UTE e Struttura agrituristica nel nostro comune), vorrebbe aprire un locale per le degustazioni (che fa parte dell'agriturismo) in altro comune.
Dove deve fare la SCIA?
Grazie.
luciano.
L’agriturismo viene esercitato in funzione delle UTE. La legge dispone che nel caso in cui un'impresa agricola sia costituita da più aziende o da più unità tecniche economiche (UTE), le disposizioni della stessa legge si applicano a ciascuna azienda o a ciascuna UTE.
Quindi la regola è una SCIA per ogni UTE. Se la UTE si estende su due o più comuni allora si presenta la SCIA presso il comune dove la UTE trova formalmente sede. Su ARTEA il dato è ricavabile e dovrebbe coincidere con il “centro aziendale”. L’imprenditore fisserà la sede della UTE su ARTEA.
L’UTE è individuata dall’uso "comune" della forza lavoro (manodopera aziendale) e dei mezzi di produzione (fabbricati, macchinari e terreni). Si è in presenza di un’unica UTE anche se i terreni fossero ubicati in Regioni diverse se questi sono gestiti in maniera unitaria e tramite l’uso "comune" della forza lavoro.
Per quello che riguarda ARTEA (info prese da ARTEA) è da tener presente che per ogni UTE potrà essere presente una sola UPI collegata. Per strutture agrituristiche organizzate su più fabbricati (anche localizzati in comuni diversi, ma comunque appartenenti alla stessa UTE) nella pagina della UPI oltre all’indirizzo della struttura principale o di riferimento già presente, è possibile inserire nel campo “osservazioni” gli altri indirizzi, come eventualmente risulta dalla SCIA.
Detto questo, aggiungo che l'attività agrituristica non può usare dei locali a caso. Senza entrare troppo nei dettagli l'interpretazione dominante vuole che la necessaria "connessione" si esplichi (anche) tramite l'uso di fabbricati presenti [u][b]sui terreni aziendali[/b][/u] e con destinazione d'uso agricola o, al più, come civile abitazione.
Le uniche deroghe ammesse a tale assunto riguardano le "attività ricreative, culturali e didattiche, divulgative... (art. 14 LR)" oppure l'uso dell'abitazione principale dell'imprenditore agricolo (comunque alle condizioni previste dalla legge regionale).
Quindi, se un imprenditre agricolo prende un locale commerciale in centro urbano a caso e lì esercita somministrazione o degustazione agrituristica allora sarebbe un esercio agrituristico non legittimo.
In questo caso il locale preso in comodato d'uso dall'az. agr. è un D10 quindi agricolo ed anche la destinazione è conforme (inserito anche nella DUA).
Quindi, dove è giusto fare la comunicazione?
Grazie.
luciano.
Al comune che fa capo alla UTE. Se il locale degustazione è inserito nell'agriturismo esistente su ARTEA allora fa parte della stessa UTE e quindi la SCIA sarà di competentenza dello stesso comune che ha ricevuto la prima SCIA.
riferimento id:45014