Data: 2018-05-10 13:00:44

PRO LOCO PAESANA. COSTITUZIONE

Salve,
un'Associazione di volontariato (Pro loco paesana) durante la stagione estiva e non, effettua delle attività di Mercatini con soggetti non a scopo di lucro.
La stessa Associazione è molto contestata nel paese, in quanto sembra che lo stesso Presidente sia l'unico rappresentante l'Associazione stessa (non viene convocata l'assemblea dei Soci ma sussistono verbali di Assemblea e del Consiglio Direttivo, firmati dallo stesso Presidente)
Ad alcune istanze per entrare a far parte dell'Associazione è stato risposto che è prevista la corresponsione di una quota associativa (circa 800 euro), che non verrebbe restituita in casa la domanda non fosse accettata.
Si suppone che l'Associazione costituisca solo un pretesto di copertura ad attività lucrative personali.
Detto questo l'Amministrazione ed in particolare questo Ufficio che autorizza le attività si pone il problema sulla veridicità delle dichiarazioni presentate in sede di istanze (lo stesso "Presidente" sottoscrive le istanze in nome e per conto dell'Associazione) e ci domandiamo se è legittimo richiedere gli atti (verbale di assemblea e verbale del Consiglio Direttivo) che legittimano la veridicità di quanto dichiarato.
In alternativa, sentiti anche i rappresentanti dell'UNPLI che dicono di non poter intervenire in questa cosa, come è conveniente e legittimo intervenire?
Grazie infinite.

riferimento id:44977

Data: 2018-05-10 17:57:12

Re:PRO LOCO PAESANA. COSTITUZIONE


Salve,
un'Associazione di volontariato (Pro loco paesana) durante la stagione estiva e non, effettua delle attività di Mercatini con soggetti non a scopo di lucro.
La stessa Associazione è molto contestata nel paese, in quanto sembra che lo stesso Presidente sia l'unico rappresentante l'Associazione stessa (non viene convocata l'assemblea dei Soci ma sussistono verbali di Assemblea e del Consiglio Direttivo, firmati dallo stesso Presidente)
Ad alcune istanze per entrare a far parte dell'Associazione è stato risposto che è prevista la corresponsione di una quota associativa (circa 800 euro), che non verrebbe restituita in casa la domanda non fosse accettata.
Si suppone che l'Associazione costituisca solo un pretesto di copertura ad attività lucrative personali.
Detto questo l'Amministrazione ed in particolare questo Ufficio che autorizza le attività si pone il problema sulla veridicità delle dichiarazioni presentate in sede di istanze (lo stesso "Presidente" sottoscrive le istanze in nome e per conto dell'Associazione) e ci domandiamo se è legittimo richiedere gli atti (verbale di assemblea e verbale del Consiglio Direttivo) che legittimano la veridicità di quanto dichiarato.
In alternativa, sentiti anche i rappresentanti dell'UNPLI che dicono di non poter intervenire in questa cosa, come è conveniente e legittimo intervenire?
Grazie infinite.
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Una bella relazione alla Guardia di Finanza per iniziare ... e poi non rilasciare suolo pubblico se non dimostra certi requisiti minimi (es. almeno 100 soci ecc...) ....

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