Salve! Mio marito è proprietario di un locale commerciale di 104mq (con 2 bagni uomo donna e 1 bagno spogliatoio per staff)_ su piano strada in un residence privato, a Bari. Questo locale, da oltre 10 anni occupato da un centro estetico, si è liberato e avevo intenzione di prenderlo in gestione. Vi spiego le attività che vorrei organizzare:
-meeting
-feste private (es compleanni, lauree, battesimi.....)
-laboratori creativi
-temporary shop
-corsi
Ho chiesto ad un tecnico i costi che dovrei sostenere per mettere a norma (come ditta individuale) questo locale e siamo su unordine di grandezza di 30.000€ (bagno disabili, impianto elettrico con cavi antifiamma, cucina per la somministrazione di alimenti e bevande acquistati dall'esterno, pavimento, pitturazione muri, pompa di calore...).
I miei dubbi:
1)esiste una formula che mi permette di dimezzare le autorizzazioni richieste (quindi lavori edili) senza andare contro le normative?
2)nel dettaglio quali sarebbero i requisiti che dovrebbe avere il locale per poter essere a norma e permettere le attività sopra citate?
3) ho considerato anche di costituire un'associazione culturale enogastronomica (permetterebbe anche la preparazione di pietanza, senza particolari requisiti), ma con questa formula sarebbe possibile dare in fitto agli associati la struttura per festeggiare i loro eventi privati?
Sono molto confusa in merito, la cifra che mi hanno richiesto (onorario di tecnico e direttori lavori esclusi ) è per me troppo onerosa, ma vorrei cogliere la grande opportunità di realizzare la.mia attività, con il minimo dell'investimento (se possibile).
Vi ringrazio
1)esiste una formula che mi permette di dimezzare le autorizzazioni richieste (quindi lavori edili) senza andare contro le normative?
[color=red]I costi non dipendono senz'altro dalle pratiche amministrative. Alcune attività descritte sono libere, le altre soggette a SCIA.
Anche la destinazione d'uso potrebbe già essere compatibile (artigianale).
Forse il tecnico ha valutato il cambio di destinazione d'uso ed il pagamento degli oneri ....
Ovviamente se i 30 mila euro sono di lavori ... c'è poco da fare [/color]
2)nel dettaglio quali sarebbero i requisiti che dovrebbe avere il locale per poter essere a norma e permettere le attività sopra citate?
[color=red]Occorre verificare il regolamento edilizio ma sicuramente bagno disabili e cucina sono interventi che potrebbero richiedere qualche investimento ... impossibile valutare dall'esterno[/color]
3) ho considerato anche di costituire un'associazione culturale enogastronomica (permetterebbe anche la preparazione di pietanza, senza particolari requisiti), ma con questa formula sarebbe possibile dare in fitto agli associati la struttura per festeggiare i loro eventi privati?
[color=red]Certo, nessun problema da questo punto di vista[/color]